La nuova stazione per Radio Meteore all’Osservatorio Astronomico “Fuligni”

 

Dal mese di giugno è operante presso l’Osservatorio Astronomico “F. Fuligni” una stazione dedicata alla ricezione delle Radio Meteore.

Ma cosa sono e come funzionano le radio meteore? Praticamente vengono registrati gli eco radar riflessi dalla scia ionizzata lasciata dalla meteora quando attraversa l’alta atmosfera (fig. 1).

Radio meteore

Fig. 1. Bellissimi echi radio di grosse meteore in sequenza registrati il 9 giugno 2016

Ma quali sono i vantaggi della ricezione delle radio meteore rispetto alla registrazione visuale o fotografica? In effetti la ricezione radio presenta molti vantaggi rispetto al visuale e alla fotografia. Per esempio è possibile registrare l’entrata in atmosfera di un meteoroide anche in presenza di nubi o durante il giorno cosa impossibile da fare in visuale o  in foto. Inoltre la ricezione avviene in continuo e quindi l’acquisizione e registrazione delle radio meteore è pressoché ininterrotta.

Ma vediamo nei particolari come funziona il sistema. Praticamente si “sfrutta” una stazione radar che si trova a sud della Francia che invia costantemente segnali radio verso lo spazio con l’intento di studiare sia le traiettorie dei satelliti artificiali sia quelle dei detriti spaziali che orbitano attorno alla Terra.

Quando un meteoroide attraversa l’alta atmosfera terrestre praticamente “ionizza” l’aria. A causa della ionizzazione dell’aria, le onde elettromagnetiche sparate dal radar vengono riflesse e quindi possono essere ricevute a terra da stazioni riceventi. In questa maniera si può acquisire e registrare un segnale radio in occasione del passaggio in atmosfera di una meteora. (fig. 2).

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Fig. 2. Schema di radar meteorico

Di stazioni di questo tipo in Italia ne esistono ben poche, forse 5/6 e la nostra è una di queste. In cosa consiste la stazione ricevente? Praticamente è stata installata una antenna sul tetto della struttura dell’osservatorio. L’antenna è una collineare Diamond X30 a polarizzazione verticale con guadagno di 3 dB collegata ad un filo coassiale molto performante (fig. 3). Come ricevitore momentaneamente si sta utilizzando un RTL-SDR USB tuner R820T+8232 che ha la caratteristica di essere molto economico ma che è risultato molto soddisfacente per i nostri intenti (fig. 4).

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Fig.3 . Antenna collineare a polarizzazione verticale.

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Fig. 4. Ricevitore RTL-SDR

 L’acquisizione avviene tramite un software freeware “Spectrumlab” molto utilizzato per questo scopo e anche molto complesso da configurare. Da quando abbiamo iniziato la ricezione delle radio meteore si sono registrati migliaia di contatti radio, segno che la nostra Terra e costantemente “bombardata” da minuscoli detriti di particelle lasciate dal passaggio delle comete attorno al Sole. Come primo approccio di prova, abbiamo voluto registrare il passaggio dello sciame delle beta tauri. Dalle effemeridi degli sciami meteorici si deduceva che il picco avrebbe dovuto verificarsi attorno al 29 giugno. E in effetti, analizzando i dati acquisiti e “graficizzati”, si può vedere in maniera evidente il picco del tasso orario (ZHR) proprio in prossimità della data attesa (fig. 5).

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Fig. 5. Grafico in cui si nota chiaramente il picco dovuto alle beta tauri.

Si vuole qui caldamente ringraziare tutto il gruppo ricerca dell’ATA ed in particolare i soci Samuele Piscitello, Fernando Pierri, Simone Nodari e Mariangela Monti per il loro apporto determinante alla realizzazione di questa nuova stazione dedicata alle radio meteore.

Maurizio Scardella

Responsabile Settore Ricerca ATA

 


 

 

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