Monitoraggio Inquinamento Luminoso

L’Osservatorio Astronomico “Franco Fuligni” e l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) sono da sempre impegnati nella difesa del cielo notturno del Lazio, e in particolare dei Castelli Romani, al fine di tutelare le osservazioni astronomiche amatoriali e di ricerca, l’oasi ambientale del Parco dei Castelli Romani e per evitare inutili sprechi di energia elettrica.

L’Osservatorio astronomico “Franco Fuligni” ha effettuato un rilevamento su tutta l’area dei Castelli Romani nel lontano 1997 e ha proseguito il suo impegno nel campo partecipando alla costituzione di un coordinamento regionale sull’inquinamento luminoso che ha portato all’approvazione della LR_23_00 e del Reg.Att.18-04-2005.

Ha organizzato convegni, incontri con le amministrazioni, manifestazioni pubbliche di sensibilizzazione, ma soprattutto svolge una continua azione di segnalazioni degli impianti non a norma, in stretta collaborazione con i Comandi dei Vigili Urbani dei Comuni di tutto il territorio. L’Osservatorio astronomico e l’ATA fanno altresì parte del coordinamento “Lazio Stellato“, di recente costituzione, e sono responsabili per la provincia sud di Roma.

Approfondimenti sulla normativa regionale del Lazio sono disponibili sul sito web di Lazio Stellato.

Per informazioni generali, consultare anche le LINEE GUIDA IN TEMA DI IL

L’impegno attivo dellOsservatorio astronomico “Franco Fuligni” nella lotta all’inquinamento luminoso è stato ravvivato dal recente Convegno – Cieli Stellati – riaccendiamo il cielo dei Castelli, organizzato con la collaborazione dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino, dell’Unione Astrofili Italiani e di Hera Luce, e che ha visto la partecipazione dei Sindaci, Politici, Ente Parco e Comandi di Polizia Locale dei Comuni dei Castelli Romani. Durante questa occasione, lOsservatorio astronomico “Franco Fuligni” , grazie alla creazione di un Gruppo di Monitoraggio di soci attivi, ha preso l’impegno di aggiornare lo studio fatto nel 1997 con misure più recenti e di segnalare gli impianti di illuminazione non a norma nella zona dei Castelli Romani.

Cos’è l’Inquinamento Luminoso

L’inquinamento luminoso è la contaminazione luminosa artificiale ad opera dell’uomo, causata dalle fonti luminose artificiali quali lampioni, fari, insegne, etc., diretti verso l’alto.

L’effetto più immediato e visibile è l’annebbiamento/appannamento della visione notturna del cielo, come può essere facilmente riscontrato osservando il cielo dalle nostre città: sempre più povero di stelle.

L’illuminamento prodotto da un singolo lampione (100-1000 lux) può essere fino a migliaia di volte quello naturale notturno massimo, in presenza di Luna piena (da decimi di mlux a pochi lux).

Ma l’inquinamento luminoso ha anche altri effetti, indiretti ma non meno importanti, quali la rottura dell’equilibrio naturale giorno/notte, con effetti sia sulla salute umana che sulla flora e fauna (disorientamento degli animali, conseguenze sul comportamento animale, abitudini di foraggiamento, accoppiamento, migrazione, comunicazione, competizione e caccia), specialmente nei parchi naturali e in particolare in quei parchi, quali quello dei Castelli Romani, che si trovano a stretto contatto con grossi centri urbani o aree ad alta antropizzazione. L’inquinamento luminoso ha anche effetti notevoli sull’uomo: in primis la diminuzione della secrezione di melatonina (l’ormone responsabile dei ritmi di sonno/Veglia, detti circadiani), con conseguenti problemi legati alla ritenzione oculare, stanchezza e calo della concentrazione, e comparsa di alcuni tipi di cancro per esposizioni a luce notturna superiore a due ore. Alcuni studi dimostrano anche che avere più luce non implica avere più sicurezza notturna. Infine, per quanto riguarda la sicurezza stradale, si ha spesso a che fare con abbagliamento da fari o cartelli pubblicitari troppo luminosi o mal orientati.

Altro argomento legato all’inquinamento luminoso è quello dello spreco energetico, derivante da una mancata ottimizzazione dell’illuminazione artificiale, da una illuminazione spesso eccessiva ed inutile, specialmente se rivolta verso l’alto, che costituisce praticamente una spesa a fondo perduto.

L’Inquinamento Luminoso sui Castelli Romani

Tornando al nostro territorio, come emerge dal rilevamento da noi effettuato già nel 1997 e da un lavoro seguente nel 2001, l’inquinamento luminoso su Roma non solo rende praticamente inefficace ogni tipo di osservazione dalla metropoli, ma disturba il cielo delle regioni limitrofe fino a circa 40 Km di distanza. Le zone a Nord dei Castelli, quelle direttamente affacciate su Roma, risentono pesantemente degli effetti negativi di questo inquinamento. Tuttavia le zone centrali, e in particolar modo quelle a Sud-Est, coperte dalla illuminazione diretta dalla catena di Monte Cavo e di Tuscolo – Monte Salomone, risultano, se si considera la relativa vicinanza a Roma, piuttosto buone.

Il lavoro esposto quantifica in maniera abbastanza precisa la qualità del cielo, dando una idea più sensata di cosa si intenda per “buona qualità” e fornendo una “carta” della qualità del cielo su tutti i Castelli, anche se con gli strumenti a disposizione nell’ormai lontano 1997.

Da questa carta in particolare emerge come le zone più adatte all’osservazione astronomica siano incredibilmente corrispondenti ai confini del Parco Regionale dei Castelli Romani, istituito già nel 1984.

L’Area dei Castelli si pone quindi, quasi naturalmente, come una “oasi” per l’osservazione astronomica anche per tutti coloro, come i cittadini romani, ai quali è stata definitivamente tolta la possibilità di godere dei panorami celesti.

L’estensione geografica della nostra Associazione e la consistenza numerica dei nostri soci ci ha permesso di attivare un programma di monitoraggio e di controllo almeno dei fenomeni più eclatanti di inquinamento luminoso, che ha però estrema necessità di essere promosso e diffuso il più possibile a tutta la cittadinanza.

La situazione dell’inquinamento luminoso sul Parco dei Castelli Romani può essere costantemente monitorato usando le mappe di luminanza ottenute dal satellite: https://www.lightpollutionmap.info/#zoom=10&lat=5128223&lon=1421653&layers=0BTFFFFFFFFF

⇒ Aiuta anche tu l’Osservatorio astronomico “Franco Fuligni” nella lotta all’Inquinamento Luminoso

L’impegno del singolo cittadino, dei soci, delle Autorità e della Polizia Locale è di fondamentale importanza per segnalare gli impianti di illuminazione.

Gli impianti di illuminazione notturna devono rispettare le regole elencate nella Brochure inquinamento luminoso, e come riportato nelle seguenti immagini:

 

Se vedi un impianto che ti sembra non essere a norma, segnalacelo riempiendo il FORM SOTTOSTANTE.

Con i dati raccolti, l’Osservatorio Astronomico “Franco Fuligni” farà le verifiche tecniche e segnalerà gli impianti non a norma di legge alle autorità competenti. In questo modo avrai contribuito a preservare l’ambiente cielo per i nostri figli.

    --- Dati del segnalatore ---

    --- Dati della segnalazione ---

    Indirizzo di ubicazione dell'impianto:

    --- Informazioni sull'impianto ---

    Inserire almeno una foto

    Foto 1 (dimensione massima 3MB)

    Foto 2 (dimensione massima 3MB)


    Documenti scaricabili