Alla scoperta di Orse, Bovari e Stelle del Nord all’Osservatorio Fuligni

Crediti foto: Franco Silvestrini

Le costellazioni dell’Orsa maggiore, dell’Orsa minore e del Boote, il Pastore guardiano delle due Orse, tra le più antiche e più conosciute, saranno le protagoniste indiscusse dell’Astroincontro di venerdì 18 maggio (ore 21:00) all’Osservatorio astronomico  “Fuligni” di Rocca di Papa, nel cuore del Parco dei Castelli Romani. L’evento scientifico divulgativo si inserisce nel fitto calendario di Astroincontri in Osservatorio, promossi dall’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA) per favorire la scoperta del cosmo e diffondere interesse verso l’astronomia.

“Anche nel mondo illuminato del XXI secolo che sta dimenticando il cielo stellato, chi non conosce l’Orsa Maggiore? Chi non ha almeno letto una volta della Stella Polare? E quanti hanno passato il tempo a leggere delle “Vaghe Stelle dell’Orsa” di leopardiana memoria? Orsa Maggiore e Orsa minore, accompagnate da Boote, il Bovaro, sono costellazioni antiche, se non antichissime, e delle quali troviamo tracce in culture molto distanti nel tempo e nello spazio”, sostiene Rino Cannavale, relatore dell’Astroincontro e referente degli eventi scientifici dell’Associazione. “L’astroincontro del 18 maggio dal titolo Orse, bovari e stelle del nord (passando per il foro romano) traccerà la storia, anzi le storie legate a queste tre costellazioni legate a filo doppio tra loro e mostrerà alcune delle curiosità che le caratterizzano”. L’Astroincontro richiamerà quindi anche l’affascinante mitologia greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista. Nel corso dell’Astroincontro verrà inoltre chiarito l’interessante legame tra le tre costellazioni e il Foro romano per soddisfare proprio tutte le curiosità sul tema. 

Alla presentazione divulgativa seguirà l’emozionante osservazione delle costellazioni discusse e di tutti gli oggetti celesti visibili sotto la guida degli esperti operatori dell’ATA. Sarà possibile osservare il cielo sia a occhio nudo e che al telescopio, per coglierne dettagli altrimenti invisibili. Come sostiene l’Unione Astrofili Italiani (UAI), maggio è il mese migliore dell’anno in corso per osservare Venere, sull’orizzonte occidentale, e Giove. Il pianeta gigante risulta visibile per tutta la notte: sorge in concomitanza del tramonto del Sole, culmina a sud nelle ore centrali della notte e possiamo seguirlo mentre si abbassa sull’orizzonte occidentale al comparire delle luci dell’alba. Anche Saturno risulta osservabile: il pianeta con gli anelli anticipa sempre di più l’orario del suo sorgere e a fine mese potremo scorgerlo sull’orizzonte orientale già prima della mezzanotte. A dominare la volta celeste del mese di maggio, alte nel cielo in direzione sud, sono le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco. Le stelle più brillanti le troviamo però più a nord – est: parliamo di Arturo, nel Bootes, e della stella Vega della Lira, che dominerà i cieli estivi.

All’evento del 18 maggio seguiranno tanti altri appuntamenti scientifici che accompagneranno il pubblico nel viaggio alla scoperta del nostro meraviglioso Universo. In programma, incontri con ricercatori per approfondire temi attuali e di grande rilevanza scientifica, eventi legati alla passione astrofila, appuntamenti per i più piccoli e passeggiate notturne nei dintorni dell’Osservatorio per immergersi nella natura incontaminata del Parco dei Castelli Romani e osservare il cielo al riparo da fonti di inquinamento luminoso.

Crediti foto: Franco Silvestrini


Per ulteriori informazioni e per prenotare consultare il link: https://lnx.ataonweb.it/wp/astrofili/astroincontri-allosservatorio-astronomico-fuligni/

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