Viaggio nell’Universo turbolento al Parco astronomico di Rocca di Papa
Partendo dal nostro Sistema Solare fino ai più remoti angoli dell’Universo conosciuto, il cosmo si rivela per quello che è: un inesauribile movimento di corpi e un incessante crogiolo che rimescola materia ed energia con fenomeni a volte lenti e costanti, ma spesso improvvisi e catastrofici. Del nostro Universo turbolento si parlerà venerdì 26 aprile alle ore 21:00 al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. L’evento divulgativo scientifico si inserisce nel fitto calendario di Astroincontri organizzati dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) per diffondere la cultura scientifica.
Ad inaugurare la serata astronomica sarà la presentazione sul nostro turbolento Universo a cura di Adriano Palenga, esperto operatore dell’Associazione. La conferenza permetterà di comprendere i principali fenomeni che sono accaduti e che accadono nel nostro Universo, spesso in grado di aprire nuove strade che l’evoluzione può sondare: l’asteroide precipitato sulla Terra 65 milioni di anni fa ha provocato l’estinzione dei dinosauri e il conseguente predominio dei mammiferi, le supernovae esplodendo irradiano nello spazio circostante gli elementi più pesanti che alla fine costituiscono i mattoni della vita. “Sembra che la Terra, dopo l’impatto dell’asteroide che portò all’estinzione di molte forme di vita, abbia avuto un’evoluzione relativamente tranquilla. Siamo sicuri che sia così e che sarà sempre così o il rischio è il nostro mestiere?”, afferma il relatore. Durante la conferenza sarà quindi possibile capire anche quali fenomeni possiamo contrastare e i potenziali rischi che ci attendono.
Alla conferenza seguirà la consueta ed emozionante osservazione di tutti gli oggetti celesti visibili a occhio nudo e al telescopio sotto la guida degli esperti operatori dell’Associazione Fernando Pierri e Antonio Appolloni. Tanti gli oggetti celesti visibili nel mese di aprile, come ci spiega l’Unione Astrofili Italiani (UAI). Marte rimane visibile per un breve periodo di tempo nella prima parte della sera, dopo il tramonto del Sole. Possiamo osservare il pianeta rosso nel suo moto all’interno della costellazione del Toro, inizialmente non lontano delle Pleiadi, in seguito più vicino alla stella Aldebaran. Giove invece continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere e alla fine del mese appare sull’orizzonte orientale appena prima della mezzanotte, è quindi osservabile per tutta le seconda parte della notte.
Anche le costellazioni offriranno uno spettacolo unico. Possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli e l’Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si possono osservare gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva: al tramontare a sud-ovest di Sirio, nella costellazione del Cane Maggiore, corrisponde il sorgere a nord-est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes. Nel cielo meridionale è possibile scorgere invece, in successione, la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Crediti foto: Franco Silvestrini
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