Perché il cielo è nero di notte e blu di giorno? Se ne parla al Parco astronomico di Rocca di Papa
Il Sole è la sorgente di luce e di vita del nostro pianeta. Ma come si genera la sua luce? Come arriva fino a noi e, soprattutto, come nascono i colori delle cose e del cielo? Sarà possibile scoprirlo in occasione dell’Astroincontro di venerdì 22 novembre al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. A organizzarlo, l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), attivamente impegnata nella diffusione della cultura scientifica.
Ad aprire l’evento sarà una conferenza divulgativa a cura dell’operatore dell’Associazione Fabio Fedeli. “La serata sarà dedicata ad esplorare il percorso della luce: dalle sue origini al centro del Sole fino ai nostri occhi, passando attraverso l’atmosfera trasparente, ma non troppo, del nostro pianeta”, spiega Fedeli. Alla presentazione seguirà l’osservazione di tutti gli oggetti celesti visibili a occhio nudo e al telescopio, sotto la guida degli operatori dell’ATA Simone Cerroni e Matteo Petrassi.
Cosa sarà possibile osservare? Come riporta la rubrica “Il cielo del mese” pubblicata dall’Unione Astrofili Italiani, nel mese di novembre avremo sempre più tempo per ammirare, nel crepuscolo serale, il fulgore di Venere, in congiunzione con Giove il 24 novembre. Possiamo inoltre ancora osservare Giove, nella prima parte della sera, basso sull’orizzonte occidentale. Anche l’osservabilità di Saturno è limitata alle prime ore della sera: possiamo ammirare il pianeta con gli anelli al calare dell’oscurità sull’orizzonte a sud – ovest. Osservabili inoltre, ma solo al telescopio, Urano e Nettuno.
Anche le costellazioni offriranno uno spettacolo imperdibile. Possiamo riconoscere ad Ovest il “Triangolo Estivo”, ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno. Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull’orizzonte a nord ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo osservare il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete. Verso est vedremo invece sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere anche altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone. Inconfondibili, a sud-est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile, infine, un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo nei prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
Crediti foto: Franco Silvestrini
Per maggiori informazioni sull’evento e per prenotare consultare il link: https://lnx.ataonweb.it/wp/events/perche-il-cielo-e-nero-di-notte-e-blu-di-giorno/