Al Parco astronomico di Rocca di Papa l’evento sull’armonia delle orbite planetarie

Crediti foto: Franco Silvestrini

Sarà dedicato al grande astronomo Keplero e alla sua opera “Harmonices mundi”, pubblicata 400 anni fa, l’Astroincontro di venerdì 12 aprile (ore 21:00) al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. Nel corso dell’evento si parlerà di armonia delle orbite planetarie, dell’analogia tra armonia musicale e fenomeni fisici e verrà esplorata la complessa figura dello scienziato. L’evento divulgativo si inserisce nel fitto calendario di Astroincontri promossi dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) per diffondere la cultura scientifica.

“Nel 2019 ricorrono i 400 anni dalla pubblicazione di Harmonices Mundi di Keplero, nel quale non solo viene enunciata la terza delle tre leggi che portano il nome del grande astronomo, ma si parla di armonia musicale, di solidi platonici e di argomenti mistici, in una commistione complessa ma anche affascinante”, spiega il relatore dell’Astroincontro Rino Cannavale, esperto operatore dell’ATA e referente degli eventi divulgativi. “Nella serata del 12 aprile esploreremo questa opera ma anche le altre attività di una figura complessa come quella di Johannes Kepler, a cavallo tra misticismo, astrologia e astronomia, sullo sfondo di una vita decisamente turbolenta e poco fortunata”.

Alla presentazione divulgativa seguirà l’osservazione di tutti gli oggetti celesti visibili a occhio nudo e al telescopio sotto la guida degli esperti operatori dell’Associazione. Come ci spiega l’Unione Astrofili Italiani (UAI), nel mese di aprile tanti oggetti celesti impreziosiranno il cielo. Marte rimane visibile per un breve periodo di tempo nella prima parte della sera, dopo il tramonto del Sole. Possiamo osservare il pianeta rosso nel suo moto all’interno della costellazione del Toro, inizialmente non lontano delle Pleiadi, in seguito più vicino alla stella Aldebaran. Giove invece continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere e alla fine mese appare sull’orizzonte orientale appena prima della mezzanotte, è quindi osservabile per tutta le seconda parte della notte.

Anche le costellazioni offriranno uno spettacolo unico. Possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli e l’Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si possono osservare gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva: al tramontare a sud-ovest di Sirio, nella costellazione del Cane Maggiore, corrisponde il sorgere a nord-est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes. Nel cielo meridionale è possibile scorgere invece, in successione, la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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