Ecco cosa ci riserva il cielo di gennaio

Crediti foto: Samuele Piscitello

Su quali oggetti celesti sarà possibile puntare gli occhi a gennaio? Come spiegano gli esperti della Commissione Divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per l’osservazione astronomica, uno dei protagonisti del cielo è Marte. Il pianeta rosso è ancora visibile per buona parte della notte nella costellazione del Toro: con il calare dell’oscurità lo vedremo culminare verso sud e poi scendere verso sud – ovest. A gennaio migliorano, inoltre, le condizioni di osservabilità di Venere, visibile sempre più a lungo al crepuscolo serale, sull’orizzonte occidentale. Mercurio, inosservabile all’inizio dell’anno, ricompare invece nei cieli del mattino, tra le prime luci dell’alba, sull’orizzonte orientale.

A gennaio gli occhi potranno essere puntati anche sui giganti gassosi. Giove è visibile nelle prime ore della notte sull’orizzonte a sud – ovest, nella costellazione dei Pesci. Saturno, sempre più basso sull’orizzonte occidentale, è osservabile tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione del Capricorno, dove nel corso del mese sarà raggiunto e “sorpassato” da Venere, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione nella sera del 22 gennaio. Visibili, ma solo all’oculare del telescopio, anche Urano e Nettuno. Il pianeta Urano culmina a sud nel corso delle prime ore della sera, mentre Nettuno è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole.

Per quanto riguarda le costellazioni, a oriente sorgono nelle prime ore della notte il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete e quella molto più estesa, ma non molto appariscente, dei Pesci. Troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo e, appena più in basso, sopra il Toro e i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono, con la luminosa Capella. Ma il protagonista incontrastato del cielo invernale è il Grande Cacciatore, la costellazione di Orione, caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con un telescopio o con un buon binocolo è possibile ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani: le costellazioni del Cane Maggiore, dove brilla Sirio, e del Cane Minore, dove splende Procione, un’altra stella facilmente identificabile.

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti anche per osservare le stelle cadenti. E’ infatti attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poiché queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote, come ci spiega l’esperto Enrico Stomeo della Sezione “Meteore” dell’UAI. Quest’anno il picco delle Quadrantidi è previsto durante la notte del 3/4 gennaio nelle ore che precedono il crepuscolo mattutino. L’osservazione sarà, però, purtroppo disturbata dal chiarore lunare. Oltre alle Quadrantidi nel mese di gennaio sono attive anche alcune correnti meteoriche minori. Tra queste, risulteranno ben osservabili le lente e brillanti delta Cancridi (con picco il 17 gennaio), le alfa Idridi (picco il 19 gennaio) e le alfa Leonidi (picco il 31 gennaio).

Alzando gli occhi al cielo potrebbe, infine, capitare di osservare le processioni di satelliti Starlink, che tanto preoccupano gli astrofili. Sono generalmente osservabili a occhio nudo o, nella maggior parte dei casi, col binocolo in determinati momenti della notte. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonché le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” di questi satelliti.

Foto astronomica (M42) di copertina di Samuele Piscitello, socio operativo dell’ATA

Tutti i dettagli sul cielo di gennaio sono disponibili su: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Gennaio_2023

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