Ecco gli oggetti celesti su cui puntare gli occhi a luglio

Crediti foto: Franco Silvestrini

Cosa ci riserva il cielo di luglio? Si avvicina finalmente il periodo di migliore osservabilità del pianeta Saturno. Nel corso del mese di luglio sarà possibile individuare il pianeta con gli anelli sull’orizzonte orientale prima della mezzanotte. Nella seconda parte della notte il pianeta sarà sempre più alto in cielo, come ci spiegano gli esperti della Commissione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per l’osservazione astronomica (link). Dovremo aspettare invece ancora un po’ di tempo per osservare Giove in orari serali facilmente accessibili. Nel mese di luglio sarà possibile individuare facilmente il gigante gassoso nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte a est, nella costellazione dell’Ariete.

Per i pianeti Venere e Marte volge al termine il periodo di visibilità serale. All’inizio di luglio Venere tramonta circa due ore dopo il Sole, nel corso del mese si abbassa repentinamente sull’orizzonte occidentale, fino a diventare praticamente inosservabile a fine luglio. Anche il pianeta rosso è sempre più basso in cielo, ma rimane visibile in orario serale, nella luce del crepuscolo, in direzione ovest. Entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Leone. Da non perdere la spettacolare congiunzione Luna – Venere – Marte del 20 luglio. Poco dopo il tramonto del Sole potremo ammirare la sottile falce di Luna vicina ai pianeti Venere e Marte.

A sovrastare il cielo è il ben noto “triangolo estivo”, alto sopra le nostre teste, formato da tre stelle particolarmente brillanti: Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente. Abbassando lo sguardo sull’orizzonte meridionale, possiamo riconoscere le costellazioni zodiacali. Come spiegano gli esperti dell’UAI, procedendo da ovest verso est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia, mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares. A sud – est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Allontanandoci dall’eclittica notiamo alta nel cielo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes.

Il mese di luglio è indicato anche per l’osservazione delle meteore dal momento che aumenta il numero degli sciami e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze diventano superiori alle 20 meteore/h, come ci spiega l’esperto dell’UAI Enrico Stomeo. Da non perdere nella prima parte della notte le Pegasidi, con picco il 10 luglio, giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l’origine, e le Capricornidi con picco il 13 luglio. Favorevole all’osservazione sarà quest’anno pure la corrente delle Aquilidi, la cui massima attività è prevista il 18 luglio. Nella seconda parte di luglio l’attenzione potrà essere puntata sulle alfa Cignidi (con picco il 20 luglio) e sulla componente meridionale delle delta Aquaridi (picco il 29 luglio), la corrente meteorica più conosciuta di luglio.

Cosa altro ci riserva il cielo? L’esperto dell’UAI Paolo Bacci consiglia l’osservazione di due asteroidi: (15) Eunomia e (54) Alexandra, visibili nella costellazione del Sagittario con un piccolo telescopio.

Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’ATA

⇒ La rubrica “Il cielo del mese” dell’UAI è disponibile al seguente link: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Luglio_2023

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