Ecco le meraviglie del cielo di ottobre
Cosa ci riserva il cielo di ottobre? Uno degli eventi astronomici da non perdere è l’eclissi parziale di Luna del 28 ottobre. L’eclissi sarà visibile in Italia nella tarda serata del 28 ottobre, come comunicano gli esperti della Commissione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per osservare il cielo, per astrofili in erba e non (link).
Anche i pianeti ci terranno con il naso all’insù. Giove – che sta per raggiungere il periodo di migliore visibilità per l’anno in corso – è l’astro che domina il cielo della sera e delle ore centrali della notte. Lo possiamo osservare inizialmente a est e poi al culmine a sud. Anche Saturno risulta facilmente osservabile. Il pianeta con gli anelli culmina a sud nelle prime ore della sera e nel corso delle ore centrali della notte è sempre più basso sull’orizzonte a sud-ovest. Visibili, ma solo all’oculare del telescopio, Urano e Nettuno. Nel cielo orientale del mattino splende invece Venere, il pianeta più luminoso.
Per quanto riguarda le costellazioni, lungo l’eclittica cominciano ad apparire a est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo nei mesi successivi: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. A ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un’ultima volta per quest’anno il Sagittario, a sud – ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Ancora più a est è facile individuare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, è invece situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la Stella Polare troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo. Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda, come spiegano gli esperti dell’UAI. Da segnalare due oggetti celesti particolarmente affascinanti: il “Doppio Ammasso del Perseo”, nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea, e la Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Ottobre rappresenta una buona occasione anche per chi vuole dedicarsi all’osservazione delle meteore, in particolare dello sciame delle Orionidi e della Delta Aurigidi, come afferma l’esperto dell’UAI Enrico Stomeo. Il picco delle Orionidi, la corrente meteorica più cospicua del mese, è previsto il 22 ottobre e non sarà disturbato dalla Luna. Per tutto il mese saranno inoltre attive le Tauridi dalla regione a nord della Balena.
A impreziosire il cielo sarà anche la cometa 103/P Hartley. Come spiega l’esperto dell’UAI Adriano Valvasori, la cometa sarà osservabile durante la seconda metà della notte, alta verso est prima del crepuscolo mattutino. L’esperto Paolo Bacci propone infine l’osservazione di due asteroidi: (14) Irene, visibile nella costellazione della Balena con piccoli telescopi, e (135) Hertha, visibile nella costellazione dell’Ariete con piccoli telescopi.
Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’ATA
⇒Tutti i dettagli sono disponibili nella rubrica online “Il cielo del mese” dell’UAI al seguente link: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Ottobre_2023