Tutte le meraviglie del cielo di giugno

Crediti foto: Franco Silvestrini

Cosa ci riserva il cielo di giugno? Nel mese di giugno aumenta l’intervallo di osservabilità di Marte nelle ultime ore della notte. Come spiegano gli esperti della Sezione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” – valida guida per osservare il cielo, a disposizione di tutti gli astrofili, in erba e non – sarà possibile osservare il pianeta rosso sull’orizzonte orientale nella costellazione dei Pesci e, a partire dal 10 giugno, nell’Ariete.

Tra i pianeti visibili a occhio nudo nella seconda parte della notte c’è anche Saturno. Il pianeta con gli anelli è facilmente osservabile per un intervallo di tempo sempre più lungo prima dell’alba, nel cielo orientale, nella costellazione dell’Acquario. Giove e Urano, dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, si riaffacciano nel cielo mattutino, molto bassi sull’orizzonte orientale. Entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Toro. Anche Nettuno fa parte del corteo di pianeti osservabili nella seconda parte della notte. Come spiegano gli esperti dell’UAI, possiamo individuare Nettuno a sud-est prima del sorgere del Sole, nella costellazione dei Pesci, con un telescopio.

Per quanto riguarda le costellazioni, in tarda serata sarà possibile vedere sull’orizzonte a sud – est la costellazione dello Scorpione, con la brillante stella Antares. Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l’unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario. A ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Allontanandoci dall’eclittica, notiamo – alte nel cielo – le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.

Da non perdere lo sciame meteorico delle Liridi, la cui maggiore attività è prevista nella notte 16/17 giugno, le Aquilidi (con picco il 16/17 giugno), le theta Ofiuchidi (con picco il 16 giugno) e le lambda Sagittaridi (con picco il 19 giugno). L’esperto Enrico Stomeo della Sezione di ricerca “Meteore” dell’UAI consiglia inoltre di controllare a fine mese l’attività delle Bootidi, una corrente irregolare. L’esperto dell’UAI Adriano Valvasori segnala la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) visibile nel cielo serale, nella costellazione della Vergine e, a fine mese, nella costellazione del Leone. L’esperto dell’UAI Paolo Bacci propone invece l’osservazione di due asteroidi: (6) Hebe, visibile nella costellazione di Boote con un semplice binocolo, e (532) Herculina, visibile nella costellazione della Vergine con un buon binocolo e fotografabile con una semplice reflex.

Ricordiamo infine che quest’anno il solstizio d’estate cade il 20 giugno, alle ore 20 e 51 minuti TU (TU = Tempo Universale, corrispondente all’ora del fuso orario di Greenwich). L’orario, espresso nell’ora legale estiva attualmente vigente (TU + 2 h), corrisponde alle ore 22.51.

Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’Associazione Tuscolana di Astronomia

⇒⇒Per maggiori informazioni consultare la rubrica dell’UAI “Il cielo del mese” al seguente link: Sezione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

 

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