Tutte le meraviglie del cielo di ottobre

Crediti foto: Franco Silvestrini

Cosa ci riserva il cielo di ottobre? Un evento astronomico a cui prestare attenzione è la Superluna del 17 ottobre. Come spiegano gli esperti della Sezione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” – valida guida per osservare il cielo, a disposizione di tutti gli astrofili, in erba e non – il termine Superluna, entrato ormai nell’uso comune, sta a indicare il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, e quindi con dimensioni apparenti più grandi.

Anche i pianeti ci terranno con il naso all’insù. Venere, nella seconda metà del mese, tramonterà oltre un’ora e mezza dopo il Sole. Avremo quindi sufficiente tempo a disposizione per ammirare il pianeta tra le luci del crepuscolo serale. Dopo il tramonto di Venere nelle prime ore della sera, Giove è l’astro più luminoso che domina il cielo dell’autunno per gran parte della notte. Potremo osservare il gigante gassoso in tarda serata a Est, poi al culmine a Sud e verso Sud-Ovest prima del sorgere del Sole. Marte anticipa l’orario del proprio sorgere e a fine ottobre inizierà a comparire prima della mezzanotte sull’orizzonte orientale. Gli occhi potranno essere puntati anche su Saturno, ancora facilmente osservabile mentre culmina a Sud nelle prime ore di oscurità.

Per quanto riguarda le costellazioni, lungo l’eclittica cominciano ad apparire a est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo nei mesi successivi: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. A ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un’ultima volta per quest’anno il Sagittario, a sud – ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Ancora più a est è facile individuare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, è invece situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la Stella Polare troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo. Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda, come spiegano gli esperti dell’UAI. Da segnalare due oggetti celesti particolarmente affascinanti: il “Doppio Ammasso del Perseo”, nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea, e la Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.

Ottobre rappresenta una buona occasione anche per chi vuole dedicarsi all’osservazione delle meteore, come afferma l’esperto dell’UAI Enrico Stomeo. Quest’anno l’osservazione delle Orionidi, la corrente meteorica più cospicua del mese, con picco il 21/22 ottobre, sarà purtroppo fortemente disturbata dal chiarore lunare. Durante la prima settimana di ottobre potremo controllare il comportamento delle Delta Aurigidi, uno sciame di velocissime meteore per lo più di debole luminosità. Per tutto il mese saranno inoltre attive le Tauridi dalla regione a nord della Balena.

A impreziosire il cielo sarà anche la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS). La cometa inizierà a fare capolino all’orizzonte Ovest verso il 12 ottobre, sarà però molto bassa e immersa nel chiarore del crepuscolo serale, come spiega l’esperto dell’UAI Adriano Valvasori. L’esperto Paolo Bacci propone infine l’osservazione di due asteroidi: (1036) Ganymed, visibile nella costellazione di Pegaso e nel Cigno con piccoli telescopi e (19) Fortuna, visibile nella costellazione dei Pesci con piccoli telescopi.

Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’Associazione Tuscolana di Astronomia

⇒⇒Per maggiori informazioni consultare la rubrica dell’UAI “Il cielo del mese” al seguente link: Sezione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

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