Occhi al cielo il 21 gennaio per non perdere la “Luna rossa”
Dopo la spettacolare eclissi totale di Luna del 27 luglio scorso, il nostro satellite naturale tornerà ad attraversare l’ombra della Terra il 21 gennaio. Questa volta, però, l’atteso evento astronomico si verificherà prima del sorgere del Sole, si tratta quindi di un’alba della Luna rossa, per curiosi e appassionati del cielo che non temono le notti invernali.
La luna entrerà nell’ombra della Terra alle ore 4:33, come ci spiega l’Unione Astrofili Italiani (UAI); la totalità si verificherà invece tra le ore 5:41 e 6:43 del mattino (orari riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile, corrispondente al TMEC: Tempo Medio Europa Centrale), momento in cui l’intero disco lunare assumerà la tipica colorazione rossastra. Ciò avviene perché la componente rossa della luce solare che investe la Terra viene rifratta dall’atmosfera del nostro pianeta fino ad arrivare sulla Luna. Solo le fasi finali del fenomeno, di uscita della Luna dall’ombra e dalla penombra della Terra, non saranno visibili perché al termine della totalità il cielo inizierà a diventare chiaro all’apparire delle prime luci dell’alba. In particolare, l’uscita dall’ombra della Terra, prevista alle ore 7:50, avverrà quando il Sole sarà già sorto e la Luna si troverà al suo tramonto sull’orizzonte occidentale.
La luna piena del 21 gennaio sarà anche una “super” Luna: il plenilunio si verificherà infatti quasi in corrispondenza del perigeo, ossia alla minima distanza Luna – Terra. Il perigeo verrà raggiunto, come precisa l’Unione Astrofili Italiani, intorno alle ore 21:00, quasi 15 ore dopo la Luna piena. Il nostro satellite avrà quindi una dimensione apparente superiore al normale, a differenza della “mini” Luna rossa del 27 luglio scorso, verificatesi invece all’apogeo, ossia alla massima distanza dalla Terra. A fare da cornice allo spettacolare evento astronomico saranno Giove e Venere, molto vicini tra loro al mattino del 21 gennaio e prossimi alla congiunzione che si verificherà il giorno seguente. Sarà possibile osservarli a sud – est, durante la totalità. I due luminosi pianeti – prosegue l’UAI – si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, vicino ad Antares, la stella alfa dello Scorpione.
L’eclissi totale di Luna del 21 gennaio, unica nel 2019, terrà quindi tutti col fiato sospeso. Quanto bisognerà aspettare prima di rivederla? Molto a lungo. Nei prossimi anni infatti – aggiunge l’UAI – avranno luogo alcune eclissi, che non saranno osservabili in Europa, e altre di cui saranno visibili solo le fasi iniziali, con la Luna al tramonto in concomitanza con l’alba, o le fasi finali, con la Luna già eclissata che sorge mentre tramonta il Sole. La prossima eclissi visibile in tutte le sue fasi si verificherà tra 10 anni: il 20 dicembre 2029 in orario serale, un motivo in più per alzarsi presto al mattino del 21 gennaio e lasciarsi incantare dalla sua visione.