Osservatorio F. Fuligni: un difficile futuro ?
Cari soci e simpatizzanti dell’ATA,
come abbiamo avuto già modo di segnalarvi, il 2015 è l’anno del ventennale della nostra Associazione, ma non solo: sono ormai anche quasi 15 anni che l’Osservatorio Astronomico F. Fuligni – inaugurato il 10 dicembre del 2000 – svolge una intensa attività a favore dei cittadini di un’ampia area della provincia Sud di Roma e del Lazio in genere. Di fatto, questa struttura è stata anche la prima in tutta l’area dei castelli romani ad operare stabilmente a favore della cultura scientifica.
E con risultati ragguardevoli: 40.000 visitatori, dei quali 15.000 studenti, almeno 100 eventi ogni anno, oltre 300 soci che a vario titolo lo frequentano o vi operano come operatori volontari.
Da quando la nostra Associazione ha iniziato a frequentare quella ex-Scuola del Vivaro, riadattata a Centro Sosta (mai attivato) e finalmente decollata come Osservatorio Astronomico e centro di diffusione della cultura scientifica, abbiamo investito risorse, tempo e soprattutto passione per manutenere, migliorare, rendere sempre più accessibile, efficiente, e dotato di nuova strumentazione, questa che, a detta di tutti, rappresenta una eccellenza assoluta nel settore per fruibilità, qualità delle iniziative ed attivismo.
Il tutto, senza gravare sul bilancio di nessuna amministrazione pubblica, se si esclude l’investimento iniziale utilizzato per la ristrutturazione dell’edificio nel 1999 (a valere su fondi europei) e qualche altro successivo intervento, tutti peraltro MAI finalizzati realmente a quella che da 15 anni è l’unica destinazione d’uso di questa struttura: un vero paradosso, ai limiti della beffa.
Ma come Associazione non ci limitiamo a sobbarcarci tutti i costi di gestione: ci siamo anche impegnati continuamente a ideare, sviluppare e predisporre progetti per lo sviluppo e la valorizzazione della struttura e del territorio che la ospita, rivolgendoci in primo luogo agli enti che dovrebbero essere i primi promotori della politiche dello sviluppo: il Comune, la XI Comunità Montana, il Parco Regionale dei Castelli Romani e, attraverso di essi, la Provincia di Roma e la Regione Lazio.
Da diversi anni, in particolare, lavoriamo al progetto di creazione di un vero e proprio “Ecomuseo diffuso delle scienze astronomiche e geofisiche”, che possa collegare in un unico grande percorso della scienza e del paesaggio naturale l’Osservatorio Astronomico “Franco Fuligni” con il Museo di Geofisica di Rocca di Papa – altra eccellenza del territorio, in gran parte sottoutilizzata – e l’area dei Pratoni del Vivaro, che dal 2013 purtroppo versa in uno stato di abbandono e di incuria a causa del fallimento e della chiusura del Centro FISE.
Anche e soprattutto perché, nostro malgrado, l’alternativa è delle peggiori: la cupola principale dell’Osservatorio Fuligni, ad esempio, è giunta ormai ad un livello di obsolescenza insostenibile e impresentabile.
Con enorme rammarico, potremmo a breve non essere più nelle condizioni di garantire, per il futuro, il prosieguo delle attività dell’Osservatorio F. Fuligni. Non più, quantomeno, contando solo sulle nostre forze.
Sarebbe il modo peggiore possibile per “celebrare” la ricorrenza del nostro ventennale, e una grave perdita alla quale davvero speriamo di non dover sottoporre le migliaia e migliaia di persone che ci seguono e ci hanno seguito in questi venti anni.
Ma noi siamo incrollabili – e volenterosi – ottimisti, ben poco adusi alle lamentele e molto più propensi a rimboccarci le maniche: contiamo quindi di potervi presto dare buone notizie… e come sempre, Auguri di Cieli Sereni a tutti !
Luca Orrù
Presidente ATA