(3841) Dicicco
Scoperto da B. A. Skiff il 4 novembre 1983 con la denominazione provvisoria 1983 VG7, questo asteroide della fascia principale è stato successivamente dedicato a Dennis Di Cicco, membro dal 1974 dello staff della nota rivista americana Sky and Telescope e editore associato della stessa rivista dal 1983. Dennis Di Cicco è considerato uno dei maggiori astrofotografi viventi, ha partecipato a numerose spedizioni scientifiche in particolare per l’osservazione di eclissi e comete, sebbene il suo lavoro più conosciuto è probabilmente l’immagine dell’analemma costruita riprendendo l’immagine solare ogni pochi giorni allo stesso tempo medio durante l’intero anno. Particolarmente meticoloso e cauto in tutti i suoi scritti, conduce regolarmente la rubrica “observer’s page” della nota rivista.
Di seguito i principali parametri dell’asteroide (3841) Dicicco
Inclinazione (°): 5.22
Eccentricità: 0.1597
Distanza perielica (UA): 1.911
Distanza afelio (UA): 2.637
Semiasse maggiore (UA): 2.2740
Moto medio giornaliero (°/g): 0.2874
Periodo di rivoluzione (anni): 3.43
Magnitudine assoluta: 13.1
Classe spettrale: S
Phase slope G: 0.24+/- 0.01
Questo è uno dei tanti asteroidi con periodo sinodico sconosciuto. Per questo veniva segnalato come “target opportunity” nel Bollettino del Minor Planet Center. Quindi proprio per determinare il periodo sinodico del pianetino la sera del 21 novembre 2014 sono stati ripresi centinaia di light frames calibrati successivamente con dark frames tramite il Meade ACF da 350 mm dedicato alla ricerca. Le immagini sono state riprese con la ccd SBIG-ST8 e filtro rosso (R Jhonson) applicata al fuoco diretto del telescopio.
L’elaborazione è stata eseguita col noto programma MPO Canopus, praticamente utilizzato dalla stragrande maggioranza di chi si occupa di questo tipo di ricerca. L’analisi dei dati ha fornito per questo asteroide un periodo sinodico di P = 3,4 h +/- 0,1 h con un ampiezza A = 0,16 mag. Le riprese continuate per un tempo superiore al periodo sinodico hanno permesso di tracciare la curva di luce in maniera completa senza che siano necessarie ulteriori osservazioni a meno di ricercare altri parametri dell’asteroide (fig. 1).
Acquisendo altri parametri è stato possibile determinare anche il diametro del pianetino. Quindi per il calcolo delle dimensioni servono la magnitudine assoluta H (H=13.1) ricavata dal sito JPL minor body database e l’albedo geometrica Pv (Pv=0.20 +/- 0.07) ricavata indirettamente tramite la classe tassonomica di appartenenza acquisita con la spettrometria che è risultata di classe di tipo S (stony).
Quindi applicando le formule di rito è stato calcolato un diametro un diametro medio di circa
D = 8 km.
Inoltre dalla misura dell’ampiezza A è possibile con una semplice relazione calcolare il rapporto degli assi maggiore e minore che è risultato di a/b = 1.16 con l’asse maggiore quindi più lungo di circa il 16% rispetto al minore.
In figura: curva di luce con calcolo del periodo P = 3,4 e dell’ampiezza A = 0,16
di Maurzio Scardella
(resp. Team Ricerca ATA)