Osservazione del transito del pianeta WASP_2B

Nel mese di settembre del 2014, nell’ambito dei progetti di ricerca ATA, è stata effettuata la ripresa del transito di un pianeta extrasolare. La scelta è caduta su Wasp_2b situato nella costellazione del Cigno e scoperto dal telescopio spaziale Kepler. A causa dell’enorme divario di luminosità esistente tra i due corpi celesti, il calo di luminosità (depth) da individuare è estremamente piccolo, dell’ordine di pochi centesimi di magnitudine, valori questi, fino a pochissimo tempo fa, al di fuori della portata di strumenti amatoriali. La scelta è stata pianificata in modo da avere alcune caratteristiche favorevoli, come:

  • una buona altezza sull’orizzonte del target;
  • una discreta caduta di luce del sistema stella-pianeta (almeno qualche centesimo di magnitudine);
  • intervallo orario ottimale considerato che un transito medio dura circa 3 ore. A queste si devono aggiungere le sessioni realizzate fuori transito, all’incirca un’ora prima e una dopo, in modo da rilevarne la lunghezza completa.

La strumentazione utilizzata è quella preposta alla ricerca installata nella cupoletta Torsoli, nello specifico:

  • Telescopio Meade ACF 14”
  • CCD Sbig ST8 XE
  • filtri fotometrici

Sono stati eseguiti 103 light frame e una trentina di dark frames. Ogni singolo light frame della durata di 180 secondi è stato acquisito in binning 2×2 per massimizzare la sensibilità della camera di ripresa.

La riduzione fotometrica è stata realizzata tramite Maxim DL, i cui risultati possono essere esportati in un file che successivamente viene trasformato in un formato compatibile con il software di analisi/fitting dati del sito della Czech Astronomical Society (BRNO/TRESCA/ETD) [1] utilizzato per l’elaborazione finale della curva di luce.

La figura 1 mostra la curva di luce relativa al transito osservato; vengono mostrati due grafici, il primo in alto visualizza i dati ottenuti senza alcuna elaborazione (dati grezzi ‘raw’), nel secondo viene apportata una correzione per rimuovere il contributo della massa d’aria attraversata, che varia secondo l’altezza del target e le stelle di riferimento sull’orizzonte.

fig1Fig. 1 – Curva di luce del transito planetario

fig2

Fig. 2 – Diagramma degli errori di misura tra mag calcolate-osservate

Il software di gestione delle immagini oltre alle informazioni sopra descritte, fornisce anche una stima di alcuni parametri interessanti (Fig. 3), come il raggio del pianeta Rp (espresso in raggi gioviani) ricavato dalla profondità del transito; mentre l’inclinazione del transito viene ottenuta dalla durata del transito stesso, interpolando vari parametri che comprendono il raggio della stella, il periodo orbitale ed il semiasse maggiore. Nella colonna di sinistra sono riportati i dati del catalogo, nella colonna a destra quelli calcolati con i dati acquisiti.

Rp: 1.017 +/- 0.082 RJup 1.174 -0.021+0.020 RJup
R*: 0.834 +/- 0.063 RSun fixed, errors included in i
A: 0.03138 +/- 0.00142 AU fixed, errors included in i
Per: 2.15222144 days fixed
i : 84.8 +/- 0.39 ° 84.85 -0.19|1.55+0.20|1.79 °

Fig. 3 – Tabella parametri sistema stellare

Infine il programma del sistema permette anche di mostrare la geometria del transito illustrato in fig. 4.

fig4

 

Fig. 4 – Geometria del transito (a destra dati da catalogo, a sinistra la geometria del transito calcolata con i dati acquisiti)

Referenze:

[1] http://var2.astro.cz/EN/brno/index.php

a cura di: Maurizio Scardella


Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento