A proposito di FLORENCE

Verso la fine del mese di agosto, forse a causa di mancanza di notizie eclatanti,  le cronache dei giornali erano piene di articoli più o meno sensazionalistici sul passaggio ravvicinato di un asteroide potenzialmente pericoloso (PHO) per la nostra Terra. In effetti un asteroide abbastanza grande da poter causare un disastro globale in caso di impatto con la Terra, è passato a circa 7 milioni di km da noi il che equivale ad una distanza di circa 18 volte la distanza Terra-Luna, tutto sommato una  distanza tale da non costituire un pericolo imminente.

Ma partiamo dall’inizio. (3122) Florence è stato scoperto il 2 marzo 1981 da Schelte John Bus, dall’osservatorio di Siding Spring nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, come un oggetto di magnitudine 17,5. Furono in seguito trovate immagini di “prescoperta” acquisite nel marzo del 1979. L’asteroide fu così nominato in onore di Florence Nightingale, un’infermiera britannica considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.

(3122) Florence appartiene al gruppo degli asteroidi Amor che sono quei pianetini che sfiorano esternamente l’orbita della Terra senza tuttavia intersecarla in alcun punto.  La sua orbita, che percorre in 2 anni 4 mesi e circa 8 giorni, al perielio raggiunge una distanza di 1,02 UA dal Sole, mentre l’afelio si colloca all’interno della zona intermedia della fascia principale, a circa 2,5 UA dal Sole. L’orbita, che risulta quindi alquanto eccentrica, presenta inoltre un’inclinazione orbitale di circa 22° rispetto al piano dell’eclittica.

La combinazione delle caratteristiche orbitali è tale che (3122) Florence presenta con la Terra una distanza minima tra le orbite pari a circa 6,6 milioni di chilometri. Ad onor del vero molti asteroidi sono passati molto più vicino al nostro pianeta negli anni scorsi ma nessuno aveva queste dimensioni. In effetti Florence è il 4° asteroide per grandezza che passa così vicino alla Terra.

L’asteroide transita periodicamente in prossimità della Terra con passaggi particolarmente vicini circa ogni 40 anni.  In particolare, ogni 26 anni circa inizia una serie di tre passaggi in prossimità del nostro pianeta, distanziati temporalmente tra loro poco di più di sette anni. Di questi, il più stretto risulta quello centrale.

Le dimensioni dell’asteroide sono state stimate sia con osservazioni radar che con telescopi all’infrarosso i cui risultati forniscono valori compresi tra 4,4 e 4,9 km.

Quindi questo evento, più che un reale pericolo per il nostro pianeta, ha costituito un evento per gli astrofili di tutto il globo. Anche il gruppo ricerca dell’ATA non poteva esimersi dall’immortalare un evento così interessante. L’asteroide è stato ripreso per più sere di seguito anche al fine di cercare di calcolare il suo periodo di rotazione.

In anteprima si pubblica un video del passaggio ravvicinato ed una bella ripresa multipla del nostro socio Francesco Franceschini.

Maurizio Scardella

Responsabile Gruppo Ricerca ATA

 

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