A lezione di Astrofotografia all’Osservatorio “Fuligni” di Rocca di Papa

Crediti foto: Franco Silvestrini

Osservare il cielo a occhio nudo e al telescopio, lontano dalle luci e dai rumori della città, è un’esperienza davvero emozionante. Ma immortalare attraverso la fotografia la bellezza degli astri e il loro chiarore lo è ancora di più. Per gli appassionati e aspiranti astrofotografi partirà giovedì 10 maggio presso l’Osservatorio astronomico “Franco Fuligni” di Rocca di Papa il corso pratico “Tecniche di imaging e misura digitale”. Le lezioni si svolgeranno tutti i giovedì sera, dalle ore 20:30 alle ore 22:30, fino al 14 giugno.

Il corso, riservato a un massimo di 20 partecipanti, è organizzato dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) e rientra nell’ambito dell’edizione 2017-2018 della Scuola di Astronomia, svolta in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con l’Unione Astrofili Italiani (UAI). I corsi della Scuola, vero fiore all’occhiello del panorama dei percorsi formativi in ambito astronomico, sono riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e sono validi, pertanto, per l’aggiornamento del personale docente, per l’acquisizione di crediti formativi e per arricchire il proprio curriculum.

“Il corso Tecniche di imaging e misura digitale, articolato in 6 lezioni, spazierà dalla realizzazione di immagini del cielo notturno, con la Via Lattea e le costellazioni riprese con una normale fotocamera, fino alla realizzazione di immagini a lunga esposizione di oggetti molto deboli del cielo profondo, passando attraverso la ripresa di oggetti molto luminosi del Sistema Solare, quali la Luna, i pianeti e le comete”, spiega il docente del corso Mauro Ghiri, socio operativo dell’ATA e astrofilo esperto di imaging, CCD e spettroscopia amatoriale. Particolare attenzione verrà dedicata alla sofisticata elaborazione al computer delle immagini astronomiche. Verranno inoltre illustrate le numerose applicazioni dell’astrofotografia all’astrofisica moderna, la cui conoscenza è necessaria per tutti coloro che intendono partecipare ad attività di ricerca in tale campo, autonomamente o in collaborazione con la sezione di Ricerca dell’ATA.

Le lezioni teoriche saranno sempre abbinate alle attività pratiche per consentire ai corsisti di “imparare facendo”. “Le attività pratiche, tempo permettendo, si svolgeranno al termine delle singole lezioni e saranno relative agli argomenti in esse trattate”, prosegue Ghiri. “Infine un’intera serata sarà dedicata all’esecuzione di riprese con attrezzature proprie, per chi ne è in possesso, o con quelle messe a disposizione dall’Associazione, per mettere in pratica tutte le nozioni acquisite durante il corso”.

Il corso “Tecniche di imaging e misura digitale” è quindi un’occasione unica per imparare le principali tecniche di ripresa degli astri e per acquisire gradualmente dimestichezza nell’uso della strumentazione attraverso momenti di reale operatività. Il corso chiude la prestigiosa Scuola di Astronomia dell’ATA che riprenderà, come di consueto, a ottobre, sempre con l’intento di offrire un’ampia formazione, sia teorica che pratica, nell’ambito delle scienze fisiche e astronomiche a tutti gli interessati.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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