Tutto sulla missione ExoMars 2020 al Parco astronomico di Rocca di Papa

Crediti foto: Franco Silvestrini

Dopo la Luna, è il pianeta rosso la meta ideale delle prossime missioni spaziali umane. Nell’attesa di mettere piede su Marte, si progetta di esplorare il pianeta per mezzo di un sofisticato rover con la missione Exomars 2020 allo scopo di raccogliere dati sull’ambiente marziano e di identificare i possibili rischi di future missioni con equipaggi umani. Di questa missione spaziale, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con Roscosmos, si parlerà in occasione dell’Astroincontro di venerdì 30 agosto al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. L’evento è organizzato dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) con la finalità di avvicinare il pubblico alla conoscenza del nostro meraviglioso Universo.

A raccontare al pubblico presente in sala gli obiettivi scientifici e le caratteristiche di ExoMars 2020, usando un linguaggio semplice e accattivante, sarà la ricercatrice dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS/INAF) Francesca Altieri. Exomars 2020 è stata preceduta dalla prima fase della missione, lanciata nel 2016 con la finalità di indagare la presenza del metano e di altri gas nell’atmosfera del pianeta e per cercare tracce di vita. La seconda fase della missione porterà sul pianeta rosso un innovativo rover capace di muoversi sul suolo marziano e di prelevare campioni da analizzare in situ. Il sito scelto per il landing del 2020, all’interno di una ristretta rosa di quattro candidati, è Oxia Planum. La missione ha come principali obiettivi, molto ambiziosi, quello di indagare le tracce di vita, passata e presente, e la caratterizzazione geochimica del pianeta.

Al termine della conferenza divulgativa il pubblico potrà dilettarsi nell’osservazione di tutti gli oggetti celesti visibili della serata. A guidare il pubblico alla scoperta del cielo, a occhio nudo e al telescopio, saranno gli esperti operatori dell’ATA Mauro Ghiri ed Enrico Moy. In particolare, sarà possibile ammirare – come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) – Giove al culmine a sud durante le prime ore della notte e il fascinoso Saturno, che culmina anch’esso a sud nel corso delle prime ore di oscurità e a sud – ovest nelle ore centrali della notte. Osservabili, ma solo al telescopio, Urano e Nettuno, che si può scorgere a sud-est dopo il tramonto.

Anche le costellazioni offriranno uno spettacolo imperdibile: nelle prime ore della sera c’è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente, a sud – est troviamo invece il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti. A nord-ovest la brillante stella Arturo, nella costellazioni del Bootes, contende il primato di astro più luminoso a Vega, uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, che nella prima parte della notte si trova prossimo allo Zenit, proprio sopra le nostre teste.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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