Alla scoperta della precessione degli equinozi al Parco astronomico di Rocca di Papa

Crediti foto: Franco Silvestrini

Che cos’è la precessione degli equinozi? Sarà possibile scoprirlo venerdì 31 gennaio (ore 21:00) al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa in occasione dell‘AstroincontroIl Gran Moto delle stelle polari: la precessione degli equinozi”. L’evento divulgativo scientifico rientra nel fitto calendario di Astroincontri promossi dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) per favorire la scoperta del cosmo.

Ad aprire l’evento sarà una conferenza divulgativa a cura di Rino Cannavale, esperto operatore dell’Associazione e referente degli eventi divulgativi dell’ATA. “La precessione degli equinozi: un nome astruso per un moto cosmico che cambia le prospettive, modifica le stelle che indicano ai naviganti il cammino da seguire, sposta equinozi e solstizi lungo la volta celeste, rende visibili alcune costellazioni sopra l’orizzonte e ne fa scomparire altre. Nell’Astroincontro del 31 gennaio investigheremo le cause e le conseguenze di questo moto millenario e incessante che forse è anche alla base della nascita di culti misteriosi come il Mitraismo”, spiega Cannavale.

Al termine della conferenza il pubblico potrà osservare, a occhio nudo e ai telescopi del Parco astronomico, tutti gli oggetti celesti visibili sotto la guida degli operatori dell’Associazione. “Osservare il cielo, i pianeti e le costellazioni, anche attraverso telescopi che permettono di coglierne dettagli altrimenti invisibili sotto la guida di esperti è una grande opportunità che suscita sempre nel pubblico grande interesse ed entusiasmo”, dichiara il Presidente dell’Associazione Luca Orrù.

Cosa sarà possibile osservare? Tra i pianeti, Venere consolida il suo predominio nel cielo serale: possiamo osservare il luminoso astro sempre più a lungo nelle ore serali, sull’orizzonte occidentale. Visibili anche Urano, che culmina a sud nel corso delle prime ore della sera, e Nettuno, osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole.

Per quanto riguarda le costellazioni, quelle che sorgono a oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci. A sud-ovest troviamo la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione, il grande cacciatore. Di quest’ultima ricordiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere, inoltre, l’osservazione della grande nebulosa M42 situata nella spada, poco sotto la cintura. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani: le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, e il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Crediti foto: Franco Silvestrini

Per maggiori informazioni e per prenotare tramite il modulo online consultare il link: https://lnx.ataonweb.it/wp/events/il-gran-moto-delle-stelle-polari-la-precessione-degli-equinozi/

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