Superluna, Marte e tutte le meraviglie del cielo di aprile

Crediti foto: Franco Silvestrini

Su quali oggetti celesti sarà possibile puntare gli occhi ad aprile? Per la gioia di tutti i curiosi e di tutti gli appassionati del cielo il mese riserva grandi novità e tante occasioni imperdibili per cimentarsi nell’osservazione degli astri a occhio nudo, al telescopio o con un semplice binocolo, grazie anche a temperature più miti che invogliano maggiormente a sostare a lungo all’aperto. Da non perdere, in primis, la “Superluna” del 27 aprile, termine usato per indicare il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, e quindi con dimensioni apparenti più grandi. Il termine è entrato nell’uso comune, ma – come precisano gli esperti della Commissione Divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” (link) – non è un termine scientifico ufficiale.

Anche i pianeti ci terranno con il naso all’insù. Marte è ancora osservabile in orario serale: possiamo individuarlo facilmente a ovest dopo il tramonto del Sole e poi seguirlo sempre più basso sull’orizzonte fino al suo tramonto che avviene dopo la mezzanotte, come precisano gli esperti dell’UAI. Nel corso del mese il pianeta rosso completa il suo percorso nella costellazione del Toro e il 24 aprile fa il suo ingresso nei Gemelli. Venere, reduce dalla congiunzione con il Sole, torna a essere visibile nel cielo serale, dove però rimane a lungo molto basso sull’orizzonte occidentale. L’osservabilità migliora leggermente alla fine del mese. Il 14 aprile Venere lascia la costellazione dei Pesci e fa il suo ingresso nell’Ariete.

Nei cieli del mattino spicca Giove, che progressivamente anticipa l’orario del proprio sorgere e aumenta l’altezza a cui possiamo osservarlo sull’orizzonte a sud-est poco prima del sorgere del Sole, come spiegano gli esperti dell’UAI. Il 25 aprile Giove lascia la costellazione del Capricorno per entrare con moto diretto nell’Acquario. Anche Saturno splende nei cieli del mattino: possiamo individuare il pianeta con gli anelli – che sorge prima di Giove – un po’ più in alto e a destra rispetto a Giove, in direzione sud-est tra le luci dell’alba, nella costellazione del Capricorno.

Per quanto riguarda le costellazioni, nelle prime ore dopo il tramonto – aggiungono gli esperti dell’UAI – possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l’Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva: a sud-ovest tramonta Sirio – nella costellazione del Cane Maggiore – che per tutto l’inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, e a nord-est sorge Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes. Nel cielo meridionale possiamo vedere in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.

Le meteore non daranno, invece, grandi soddisfazioni ad aprile, mese caratterizzato da sciami minori poco consistenti. Durante la prima metà del mese sarà possibile osservare per l’intera notte le deboli e lente tau Draconidi e alcune componenti delle Virginidi, quali le kappa Serpentidi, le diffuse e lente alfa Virginidi e le gamma Virginidi, come spiega l’esperto Enrico Stomeo nella rubrica UAI “Il cielo del mese”. Da non perdere gli asteroidi (9) Metis e (28) Bellona, segnalati dall’esperto dell’UAI Paolo Bacci, entrambi nella costellazione della Vergine. Consigliamo, infine, l’osservazione di un terzo asteroide “15006 Samcristoforetti” nella costellazione della Chioma di Berenice, con una magnitudine apparente intorno a 18-19, e di partecipare alla campagna di astrofotografia “Un asteroide per Samantha” lanciata da EduINAF e rivolta ad astrofotografi, sia professionisti che amatoriali (https://edu.inaf.it/news/eventi/un-asteroide-per-samantha/).

Crediti foto: Franco Silvestrini

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