Ecco le meraviglie del cielo di marzo
Cosa ci riserva il cielo di marzo? Come spiegano gli esperti della Commissione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per l’osservazione astronomica (link), Venere, il pianeta più luminoso, si avvicina al periodo di osservabilità serale più prolungato. Possiamo ammirare questo astro nel cielo occidentale, dove tramonta sempre più tardi. Fino al 15 marzo possiamo osservare Venere nella costellazione dei Pesci; a partire dal giorno 16 il pianeta si sposta nell’Ariete. Un altro protagonista del cielo serale è Giove, che rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci. Il pianeta gigante è però sempre più basso sull’orizzonte, dove anticipa sempre più il proprio tramonto, fino a diventare inosservabile a fine marzo.
Gli occhi potranno essere puntati anche su Marte. Nelle prime ore della notte il pianeta rosso è facilmente visibile a occidente, alto nel cielo. Il 26 marzo il pianeta, dopo un lunga permanenza nella costellazione del Toro, fa il suo ingresso nella costellazione dei Gemelli. Anche Urano è osservabile nel corso delle prime ore della sera, basso sull’orizzonte occidentale. Negli ultimi giorni del mese torna visibile Mercurio nel cielo della sera, sull’orizzonte occidentale, dove tramonta oltre un’ora dopo il Sole. Nei cieli del mattino splende invece Saturno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ricompare al mattino presto, molto basso sull’orizzonte orientale. Possiamo provare a individuarlo tra le luci dell’alba nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto il 2023.
Da non perdere la spettacolare congiunzione tra Venere e Giove all’inizio del mese. I due pianeti si troveranno alla minima distanza angolare nelle ore diurne, al mattino del 2 marzo. Dovremo quindi osservare l’incontro ravvicinato la sera precedente e quella successiva. Giove sarà poi in congiunzione con la Luna e con Mercurio al crepuscolo serale del 22 marzo. Più difficile da osservare, la congiunzione Giove – Mercurio del 29 marzo, perché i pianeti saranno molto bassi sull’orizzonte, in direzione ovest. Nella stessa sera dell’incontro tra Giove e Mercurio potremo ammirare un’altra congiunzione, molto più semplice da individuare in cielo: la Luna, prossima alla fase di Primo Quarto, si trova vicino al pianeta Marte nella costellazione dei Gemelli.
Il cielo di marzo è dominato dalle grandi costellazioni invernali, che si trovano però più spostate verso sud-ovest rispetto al mese di febbraio. Nel cielo orientale fanno invece la loro apparizione, nelle prime ore della notte, le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) e i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra). Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra, in basso rispetto a Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più in alto sull’orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un’altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Marzo è un mese poco favorevole per osservare le meteore. Come spiega l’esperto dell’UAI Enrico Stomeo, durante la notte sono attivi pochissimi sciami e quindi in genere si riesce a vedere solamente poco più di una decina di stelle cadenti in un’ora di osservazione. La prima metà del mese sarà inoltre disturbata dalla Luna che raggiungerà la fase di massima illuminazione il 7 marzo. Dopo la metà del mese, specie tra il 18 e il 22 marzo, sarà possibile osservare le eta Virginidi, con picco il 19 marzo, le theta Virginidi e le beta Leonidi, con picco il 21 marzo. L’esperto dell’UAI Paolo Bacci propone infine l’osservazione di due asteroidi: (1) Cerere, l’asteroide più grande della fascia principale degli asteroidi, con un diametro di quasi 1000 Km, visibile nella costellazione della Corona Boreale con un binocolo, e (2) Pallas, visibile nella costellazione del Cane Maggiore, nei pressi di Sirio, con un binocolo.
Crediti foto: Samuele Piscitello, socio operativo dell’ATA