Tutte le meraviglie del cielo di maggio

Crediti foto: Franco Silvestrini

Cosa ci riserva il cielo di maggio? Gli occhi potranno essere puntati su Marte, osservabile agevolmente dopo il tramonto del Sole nel cielo occidentale, come spiegano gli esperti della Commissione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per osservare il cielo, a disposizione di tutti gli astrofili, in erba e non. Anche Giove sarà visibile sull’orizzonte occidentale al calare dell’oscurità, ma nella seconda parte del mese le condizioni di osservabilità peggioreranno e sarà possibile scorgere il pianeta gigante, basso sull’orizzonte, solo tra le luci del crepuscolo serale.

Nel corso del mese di maggio miglioreranno invece lentamente le condizioni di osservabilità di Venere nel cielo del mattino. A fine mese il pianeta sorgerà due ore prima del Sole sull’orizzonte orientale. Anche Saturno splende, sempre più in alto, nel cielo orientale, prima del sorgere del Sole. Da non perdere la suggestiva congiunzione Luna – Venere – Saturno del 23 maggio, prima dell’alba, sull’orizzonte orientale, nella costellazione dei Pesci.

Per quanto riguarda le costellazioni, quelle del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio, alte nel cielo, in direzione sud. Come sottolineano gli autori della rubrica “Il cielo del mese”, non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, nella Vergine. Le stelle più brillanti le troviamo più a nord-est: Arturo, nel Bootes, la costellazione del “pastore guardiano” delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.

Anche le meteore impreziosiranno il cielo nel mese di maggio. Come spiega l’esperto dell’UAI Mario Sandri, tra tutti gli sciami attivi nel mese, le Eta Aquaridi rappresentano senza dubbio il fenomeno più spettacolare. Il picco di questo sciame, attivo fino al 28 maggio, è previsto nella notte tra il 5 e 6 maggio, e il momento migliore per l’osservazione è rappresentato dalle ore che precedono il sorgere del Sole.

L’esperto dell’UAI Paolo Bacci propone invece l’osservazione di due asteroidi: (3) Juno, visibile nella costellazione del Serpente con un piccolo telescopio, e (9) Metis, visibile nella costellazione della Lira, sempre al telescopio.

Alzando gli occhi al cielo potrebbe, infine, capitare di osservare le processioni di satelliti Starlink, che tanto fanno preoccupare gli astrofili. Sono generalmente osservabili a occhio nudo o, nella maggior parte dei casi, col binocolo in determinati momenti della notte. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonché le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” di questi satelliti.

Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’Associazione Tuscolana di Astronomia

⇒⇒Per maggiori informazioni consultare la rubrica dell’UAI “Il cielo del mese” al seguente link: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

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