Alla scoperta delle stelle variabili al Parco astronomico di Rocca di Papa

Crediti foto: Franco Silvestrini

Le stelle variabili, oggetti celesti tra i più affascinanti e spettacolari dell’Universo, saranno le protagoniste dell’Astroincontro di venerdì 31 maggio (ore 21:00) al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. Con gli esperti dell’Associazione Tuscolana di Astronomia – APS sarà possibile scoprire tutte le loro caratteristiche e le cause della variazione della loro luminosità. L’evento si inserisce nel fitto calendario di Astroincontri al Parco astronomico promossi dall’Associazione per diffondere la cultura scientifica.

Ad aprire l’astroincontro sarà la conferenza divulgativa sulle stelle variabili a cura dell’esperto operatore dell’Associazione Angelo Tomassini. “La conferenza sarà incentrata sulla variabilità degli oggetti celesti”, spiega il relatore. “Il concetto di cielo immutabile è ormai obsoleto e vedremo che tipo di cambiamenti (spesso drammatici) subiscono alcune stelle: dalla semplice interazione di due stelle orbitanti intorno ad un comune baricentro fino alle Supernovae generatrici di buchi neri. Faremo un viaggio nella nostra galassia alla ricerca dei fenomeni conosciuti più energetici ed affascinanti”.

Alla conferenza seguirà l’osservazione del cielo a occhio nudo e ai telescopi sotto la guida degli esperti operatori dell’Associazione Simone Cerroni e Fernando Pierri. Tra gli oggetti celesti visibili nel cielo di maggio – come spiega l’Unione Astrofili Italiani (UAI) – c’è Marte che tramonta intorno alle 23:30 all’inizio di maggio, alle 23:00 circa alla fine. É quindi possibile osservare il pianeta rosso all’inizio della notte, quando è basso sull’orizzonte occidentale. Negli ultimi giorni del mese sarà possibile individuare Giove al suo sorgere, già intorno alle ore 22:00, sull’orizzonte a sud-est. Anche Saturno incrementa il proprio intervallo di osservabilità e a breve si aggiungerà ai pianeti osservabili in orario serale: il pianeta con gli anelli sorge circa due ore dopo Giove e negli ultimi giorni di maggio lo si vedrà pertanto comparire a sud-est intorno alla mezzanotte.

Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio. Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare, Regolo nel Leone, e Spica, l’unica stella di notevole luminosità della Vergine. Le stelle più brillanti – prosegue l’UAI – le troviamo più a nord – est: Arturo, nel Bootes, la costellazione del “pastore guardiano” delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua inoltre il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit. Nelle prime ore della sera, sull’orizzonte occidentale, è possibile ancora ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l’Auriga, i Gemelli e, un po’ più in alto, la debole costellazione del Cancro.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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