ANNULLATO – ASTROINCONTRO Stelle al Planetario – Quando si dice il caso: i quattro dei Medici
Data / Ora
Date(s) - 28/03/25
20:45 -- 23:15
Luogo
Parco astronomico "Livio Gratton"
Categorie
Al Parco Astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa – nel cuore del Parco dei Castelli Romani – nei venerdì sera si va alla scoperta del cielo grazie agli eventi divulgativi denominati AstroIncontri, organizzati dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), impegnata da oltre 25 anni nella promozione e diffusione della cultura scientifica.
Venerdì 28 marzo (ore 20:45) è in programma l’AstroIncontro “Quando si dice il caso: i quattro dei Medici” della categoria “Stelle al Planetario” per immergersi nell’affascinante mondo dell’astronomia. L’evento, aperto a tutti i curiosi del cielo, è articolato nelle seguenti attività:
- spettacolo multimediale nel planetario, formidabile strumento di simulazione del cielo, a cura dell’esperto dell’Associazione Marco Tadini
- osservazione diretta del cielo a occhio nudo e attraverso gli strumenti disponibili nel giardino dell’Osservatorio, in particolare con il grande telescopio Dobson da 40 cm di diametro
- visita alle sale espositive e alla cupola che ospita la strumentazione di ricerca.
“Proseguiamo il nostro racconto sui progressi che, in campo astronomico, sono stati raggiunti attraverso quelle che potrebbero sembrare scoperte accidentali, casi di “serendipity”, come si dice utilizzando un neologismo che indica una scoperta imprevista, un qualcosa che sì è trovato mentre in realtà si stava cercando altro o comunque mentre non si era alla specifica ricerca di ciòc he invece si è poi trovato – spiega il divulgatore Marco Tadini – A volte, le scoperte casuali vengono “aiutate” dalla disponibilità di una nuova tecnologia, inesistente sino a quel momento. Pensate a Galileo, che perfezionò, ai limiti delle possibilità del tempo (siamo nel primo decennio del XVII secolo), un brevetto di un fabbricante di occhiali fiammingo. Galileo comprese subito e per primo le possibilità scientifiche del nuovo strumento, che, puntato verso il cielo notturno, gli permetteva di vedere più lontano e più chiaramente, fino a profondità mai raggiunte prima dallo sguardo umano. Dopo aver per la prima volta osservato le macchie solari, nel gennaio del 1610, Galileo notò, nelle vicinanze di Giove, quello che all’inizio gli sembrò un gruppo di quattro stelle- prosegue l’esperto – Dopo ripetute osservazioni, fu però chiaro che quei corpi celesti non erano stelle, perché si muovevano intorno a Giove; erano invece “lune” di questo pianeta. Galileo aveva scoperto i primi quattro satelliti di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che furono da lui dedicati a Cosimo II de Medici nel Sidereus Nuncius e, per questo, da allora chiamati satelliti medicei. Nessuno prima di Galileo aveva mai visto altra luna che la nostra Luna. Per Tolomeo, la Terra era il centro dell’Universo, ma ecco la prova innegabile che non tutto orbita intorno al nostro pianeta. Una sola osservazione non poteva ovviamente rendere possibile questa scoperta. Riconoscere che i quattro oggetti erano lune e non stelle fisse richiese a Galileo la registrazione minuziosa di osservazioni multiple condotte nell’arco di molte notti, nonché la conoscenza del lavoro di Keplero (che stava parallelamente conducendo una revisione del modello di Copernico), in modo tale da inquadrare le sue nuove osservazioni come possibili argomenti a sostegno delle nuove teorie eliocentriche. Galileo non era l’unico in Europa a possedere un telescopio, ma fu l’unico a registrare scrupolosamente i propri dati e a pubblicare le proprie osservazioni, nonché ad avere sufficiente conoscenza di ciò che si stava contemporaneamente affermando in campo teorico: le scoperte possono anche avvenire casualmente, ma occorre comunque avere metodo e conoscenze scientifiche per poterle riconoscere”.
L‘attività è sconsigliata ai bambini di età inferiore agli 8 anni.
In caso di maltempo, l’osservazione sarà sostituita da una visita più approfondita al Parco Astronomico. L’attività potrebbe essere annullata solo dagli organizzatori (con preavviso inviato via mail ai prenotati al più tardi entro le ore 12:00 del giorno stesso) in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto o per cause di forza maggiore. L’eventuale contributo versato potrà essere in tal caso rimborsato o recuperato con la partecipazione a un altro AstroIncontro.
In caso di mancata partecipazione all’evento NON si ha diritto al rimborso della quota versata. Il rimborso è previsto solo in caso di annullamento dell’evento o nel caso in cui la disdetta di partecipazione viene comunicata dal diretto interessato con almeno due giorni (48 ore) di anticipo rispetto alla data dell’evento scrivendo a segreteria@ataonweb.it
Crediti foto: Franco Silvestrini, socio operativo dell’ATA
⇒ Per partecipare all’evento è obbligatorio prenotarsi ENTRO le ore 13:00 di venerdì 28 marzo (fino a esaurimento posti) compilando il modulo sottostante e contestualmente versare il contributo, laddove previsto, tramite il sistema sicuro PayPal o con carta di credito.
- se sei GIA’ registrato al nostro sito, per prenotarti devi prima fare l’accesso (cliccando sul tasto ACCEDI dal menu sopra) e poi tornare sulla pagina dell’evento per inviare la prenotazione
- se NON ti sei mai registrato è sufficiente compilare il form sottostante.
L’attività prevede un contributo di:
- 8 euro;
- 6 euro per bambini da 6 a 12 anni, titolari della tessera Biblio+ (da presentare all’arrivo c/o Parco astronomico) e per l’accompagnatore di persona disabile al 100%
- Gratuito per Soci ATA, per i bambini sotto i 6 anni, cittadini di Rocca di Papa e per persone con disabilità al 100%
Il contributo è finalizzato alla raccolta fondi per il mantenimento e lo sviluppo del Parco Astronomico “L. Gratton”.
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