Dialoghi cosmici – Conferenza “Le strutture cosmiche”

Dialoghi cosmici – Conferenza “Le strutture cosmiche”

Data / Ora
Date(s) - 22/03/25
18:00 -- 20:00

Luogo
Scuderie Aldobrandini

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L’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA) – da sempre in prima linea nella promozione e diffusione della cultura scientifica – lancia l’iniziativa “Dialoghi Cosmici” per avvicinare il pubblico di adulti e ragazzi alla conoscenza dell’Universo. L’iniziativa – in programma nei sabati di marzo alle Scuderie Aldobrandini di Frascati (RM) – è organizzata con la collaborazione dell’Associazione “Eta Carinae” e del Comune di Frascati e con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Ad accompagnare il pubblico alla scoperta dell’Universo sarà una guida d’eccezione: il Prof. Paolo De Bernardis, professore ordinario di Astrofisica all’Università “La Sapienza” di Roma e accademico dei Lincei. Gli incontri saranno l’occasione per conoscere l’Universo e, in particolare, la sua origine, evoluzione e struttura, dalla viva voce di un grande esperto, nonché per avere risposte alle tante domande sulle quali spesso ci interroghiamo.

Sabato 22 marzo (ore 18:00) alle Scuderie Aldobrandini di Frascati è in programma la conferenza “Le strutture cosmiche”. “Grazie a numerosi e diversificati telescopi, che scrutano l’Universo non solo in tutte le bande elettromagnetiche, ma anche raccogliendo particelle e onde gravitazionali, conosciamo con grande ricchezza di dettagli ciò che è presente nell’Universo. E sappiamo che localmente è tutt’altro che isotropo e omogeno – spiega il Professore Paolo De Bernardis – Le sonde elettromagnetiche più recenti, come il satellite Planck, il satellite Euclid, il James Web Space Telescope, ci hanno regalato una conoscenza dettagliatissima di come era distribuita la materia nell’Universo primordiale e di come sono distribuite le strutture nell’Universo formato. L’Universo primordiale era estremamente omogeneo, con debolissime fluttuazioni di densità e temperatura al variare della posizione nell’Universo, oggi mappate con grandissima precisione dall’esperimento Planck. Quello odierno contiene invece una gerarchia di strutture (pianeti, stelle, galassie, ammassi di galassie, superammassi) separate da enormi spazi vuoti. Il contrasto è stridente. Come si forma la gerarchia di strutture che vediamo oggi, a partire da un mezzo sostanzialmente identico dappertutto, all’inizio? La chiave è la gravitazione, che, lenta ma inesorabile, aggrega le masse presenti nell’Universo. Lo fa molto lentamente, in quanto l’espansione dell’Universo contrasta l’aggregazione. Le grandi simulazioni della formazione delle strutture cosmiche dimostrano che se davvero si vuole che dalla situazione iniziale quasi perfettamente omogenea descritta dalle mappe dell’Universo primordiale si possa arrivare oggi, 13.7 miliardi di anni dopo, ad un Universo molto strutturato, come meravigliosamente mappato dal satellite Euclid, si deve assumere che nell’Universo ci sia abbondanza di materia oscura, che riesce ad aggregarsi in strutture prima della materia normale. Ma si riesce anche a spiegare l’esistenza delle prime galassie ben strutturate, evidenti nelle recenti immagini di JWST solo 500 milioni di anni dopo il big bang? Il dibattito e gli studi sono in corso: si descriverà la situazione. Non si dimenticherà di ragionare su come queste conoscenze sono possibili grazie a strumenti di misura avanzatissimi (come i satelliti Planck, Euclid, JWST) che hanno richiesto notevolissime innovazioni strumentali, aprendo la strada ad applicazioni importanti per la nostra vita di tutti i giorni”.

L’evento è ad accesso libero e gratuito. Maggiori informazioni sull’iniziativa sono disponibili al seguente link: https://lnx.ataonweb.it/wp/dialoghi-cosmici/

Foto del banner: ©ESA and the Planck Collaboration  (https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Images/2013/03/Planck_CMB)

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