Quattro “salti” sulla Luna al Parco astronomico di Rocca di Papa
La nostra affascinante “vicina di casa”: la Luna sarà la protagonista indiscussa dell’Astroincontro del 14 dicembre al Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa. Ad organizzare l’evento divulgativo, dedicato ai bambini e ai loro accompagnatori, è l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), attivamente impegnata da oltre 20 anni nella diffusione della cultura scientifica.
L’Astroincontro sarà aperto da un’accattivante presentazione sulla Luna a cura dell’esperto divulgatore dell’Associazione Fabio Mario Fedeli. “La serata è dedicata all’esplorazione del nostro satellite naturale. Scopriremo insieme la Luna, le sue caratteristiche e il suo moto intorno alla Terra. Poi, sfruttando le più recenti immagini in alta definizione messe a disposizione dalla NASA, faremo “quattro passi” sulla sua superficie esplorandone le meraviglie, sulle orme degli astronauti che la visitarono quasi cinquanta anni fa”, spiega l’esperto.
Al termine della presentazione i piccoli visitatori, come dei veri astronomi, potranno osservare la Luna al telescopio sotto la guida degli operatori dell’ATA e coglierne dettagli altrimenti invisibili. I telescopi potranno essere puntati su tanti altri oggetti celesti, come dichiara l’Unione Astrofili Italiani (UAI). Il pianeta rosso sarà visibile a sud-ovest nel corso delle prime ore della notte e prima di mezzanotte raggiungerà l’orizzonte occidentale. Visibili in orario serale, ma solo al telescopio, anche Urano e Nettuno. Urano culminerà a sud nel corso delle prime ore di oscurità e rimarrà osservabile per oltre metà della notte. Nettuno sarà invece visibile a sud-ovest solo per alcune ore nel corso della prima parte della notte.
Ad avviarsi al tramonto nel cielo di sud – ovest, le costellazioni autunnali, sostituite a sud – est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro e dai Gemelli. In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste: oltre a Sirio, la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Da non perdere la famosa Nebulosa di Orione (M42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura del grande cacciatore.
A brillare nel cielo sarà anche la cometa 46P/Wirtanen, ribattezzata come la Cometa del Natale. Il corpo celeste sarà al suo perielio, cioè nel punto di massima vicinanza al Sole, il 12 dicembre. Raggiungerà invece la distanza minima dalla Terra il 16 dicembre, quando si troverà ad “appena” 12 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Sarà quindi sempre più luminosa e osservabile anche ad occhio nudo. Inoltre, la sua affascinante coda, come suggerito dall’esperto dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) Rolando Ligustri, nei giorni di massima osservabilità potrebbe avere una lunghezza paragonabile al doppio del disco lunare.
Crediti foto: Franco Silvestrini
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