Occhi al cielo per non perdere i fenomeni astronomici di inizio anno

Crediti foto: Franco Silvestrini

Il cielo è la più grande galleria d’arte ed è proprio sopra di noi. Così il filosofo e poeta statunitense Ralph Waldo Emerson descriveva l’Universo, dove gli oggetti celesti sono assimilati a opere d’arte da ammirare. Un’operazione semplice – come lui stesso sottolinea – perché basta semplicemente alzare gli occhi al cielo per poter scrutare le sue meraviglie. A occhio nudo tanti oggetti celesti risultano visibili, altri con l’ausilio di un semplice binocolo, che permette di cogliere molti dettagli. Su quali corpi celesti possiamo puntare gli occhi a gennaio? In questo mese c’è l’imbarazzo della scelta, come ci spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), nella rubrica online sul cielo del mese, valida guida per l’osservazione astronomica.

Nel corso del mese Mercurio torna visibile in orario serale. L’osservabilità del pianeta, inizialmente difficile da percepire nella luce del crepuscolo, migliora sensibilmente con il passare dei giorni e il 24 gennaio il pianeta raggiunge la massima elongazione serale. In questa data Mercurio tramonta 1 ora e 34 minuti dopo il Sole, ci sono quindi buone opportunità per osservarlo. Anche Marte è protagonista del cielo serale: poco dopo il tramonto del Sole possiamo osservare il pianeta rosso al culmine a sud, nel corso delle prime ore della sera lo vediamo man mano scendere verso sud-ovest per poi tramontare nel corso delle ore centrali della notte, come ci riferiscono gli esperti dell’UAI. Giove, reduce dalla recente e spettacolare congiunzione con Saturno, inizia invece l’anno estremamente basso sull’orizzonte a ovest. Ancora più basso sull’orizzonte occidentale è Saturno, il pianeta con gli anelli. Osservabili – ma solo al telescopio – Urano, che culmina a sud nel corso delle prime ore della sera, e Nettuno, visibile sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole.

Il mese è interessato da numerose congiunzioni. Il 14 gennaio ben quattro astri: Luna, Mercurio, Giove e Saturno, nella costellazione del Capricorno, sono protagonisti di una spettacolare congiunzione. Il 21 gennaio invece la Luna, appena oltre il primo quarto, Marte e Urano si trovano insieme nella costellazione dell’Ariete. La notte del 23 gennaio la Luna attraversa la costellazione del Toro passando tra l’ammasso delle Pleiadi e quello delle Iadi, dove brilla la stella Aldebaran.

Per quanto riguarda le costellazioni, la protagonista incontrastata del cielo invernale è la costellazione di Orione, il grande cacciatore, a sud – ovest. Ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia troviamo le brillanti stelle Betelgeuse, Bellatrix, Rigel e Saiph, mentre le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere l’osservazione al telescopio – o anche con un binocolo – della grande nebulosa M42 situata nella spada, poco sotto la cintura. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani: le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante a occhio nudo, e il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Cosa altro ci riserva il cielo? Dopo l’attività delle Quadrantidi a inizio mese, alcuni sciami meteorici minori impreziosiranno il cielo. Parliamo delle delta Cancridi, delle alfa Canis Minoris e delle alfa Idridi, molto attivi nella seconda metà di gennaio. Da non perdere anche la cometa 29/P Schwassmann-Wachmann facilmente visibile per quasi tutta la notte, la cometa 141/P Machholz, la cui luminosità aumenterà leggermente durante il mese per effetto dell’avvicinamento massimo alla Terra previsto in data 19 gennaio, e la cometa 398/P Boattini, della famiglia delle comete gioviane, visibile per tutta la notte. Gli esperti dell’UAI invitano infine a tentare l’osservazione degli asteroidi (14) Irene  e (15) Eunomia nella costellazione del Cancro.

Non rimane, quindi, che alzare gli occhi al cielo per non perdere gli affascinanti fenomeni astronomici del mese, protagonisti anche degli eventi divulgativi online “AstroIncontri@home”, organizzati il venerdì sera dall’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), per avvicinare il pubblico di adulti e bambini alla conoscenza del cielo. In occasione degli eventi, di grande valore scientifico e di forte impatto emozionale, gli esperti dell’ATA guidano il pubblico in un vero e proprio tour del cielo, dove le osservazioni “live” degli oggetti celesti con il telescopio remotizzato del Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa sono abbinate a presentazioni, simulazioni e video (https://lnx.ataonweb.it/wp/eventi/).

Crediti foto : Franco Silvestrini

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