Cielo di agosto, le Perseidi danno spettacolo

Crediti foto: Franco Silvestrini

Sono pronte a dare spettacolo le Perseidi, complice l’assenza del disturbo lunare. Nel mese di agosto il famoso sciame meteorico – noto a tutti con il nome di stelle cadenti di San Lorenzo – terrà tutti con il fiato sospeso e con il naso all’insù. Qual è il momento più favorevole per la loro osservazione? Il picco di attività si registrerà nella notte tra il 12 e 13 agosto, come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”(link), utile strumento per muovere i primi passi nell’osservazione astronomica. Secondo gli esperti, il tasso orario dovrebbe superare il centinaio di meteore. Va ricordato però che in presenza di foschia o di inquinamento luminoso il numero delle meteore effettivamente osservabili diventa limitato solamente a quelle più luminose.

Il passaggio delle stelle cadenti di San Lorenzo è sicuramente l’evento più atteso dell’estate astronomica, ma il cielo di agosto ci riserva tanti altri fenomeni da non perdere. Volgendo lo sguardo al cielo possiamo ammirare Venere, che tramonta un’ora e mezza dopo il Sole: il pianeta risulta quindi osservabile facilmente, ma per un intervallo di tempo relativamente breve, al crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Condizioni di osservabilità ottimali per i giganti gassosi Giove – all’opposizione il 19 agosto – e Saturno, visibili per tutta la notte. Il 19 agosto Giove lascia la costellazione dell’Acquario e ritorna nel Capricorno; il pianeta con gli anelli prosegue invece il proprio lento moto retrogrado all’interno della costellazione del Capricorno, come spiegano gli esperti dell’UAI. Intorno alla mezzanotte Urano appare sull’orizzonte orientale, nella costellazione dell’Ariete. Lo si può pertanto osservare per tutta la seconda parte della notte, ma solo al telescopio. Nettuno risulta invece visibile al telescopio per gran parte della notte: possiamo cercarlo a Sud-Est dopo il tramonto, a Sud poco dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest al termine della notte. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino al 2022.

A spiccare nel cielo è il triangolo estivo, formato dalle stelle Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d’estate. Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo. Nelle prime ore della sera c’è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud – Est troviamo invece il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti.

Gli esperti dell’UAI segnalano inoltre la cometa C/2020 T2 Palomar, una tra le comete più facilmente visibili con piccoli telescopi, nella prima parte della notte. Visibile invece per tutta la notte la cometa C/2017 K2 (PANSTARRS) nella costellazione di Ercole. L’esperto Paolo Bacci propone l’osservazione dell’asteroide (2) Pallas, visibile nella costellazione dei Pesci con un semplice binocolo. Alzando gli occhi al cielo potrebbe, infine, capitare di osservare le processioni di satelliti Starlink, generalmente visibili a occhio nudo o, nella maggior parte dei casi, col binocolo in determinati momenti della notte. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonché le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” di questi satelliti, che tanto preoccupano gli astrofili.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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