Occhi al cielo per non perdere gli eventi astronomici di ottobre
Cosa ci riserva il cielo di ottobre? Per la gioia dei curiosi e degli appassionati di astronomia il cielo offre molte occasioni per dilettarsi nell’osservazione astronomica, complici anche le temperature ancora miti. I protagonisti del cielo notturno continuano a essere i giganti gassosi Giove e Saturno. Come spiegano gli esperti della Commissione Divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” (link), Giove è ancora agevolmente osservabile nel corso della prima parte della notte: culmina a Sud nelle ore serali; nelle ore centrali della notte scende a Sud-Ovest, rimanendo sempre all’interno della costellazione del Capricorno. Anche Saturno, il pianeta con gli anelli, si trova nella costellazione del Capricorno, ma si trova più a Ovest e tramonta prima di Giove, intorno alla mezzanotte.
Migliorano le condizioni di osservabilità del pianeta Venere. Dopo un lungo periodo relativamente monotono, che tra giugno e settembre ha visto il pianeta più luminoso tramontare circa un’ora e mezza dopo il Sole, finalmente si verifica un significativo incremento dell’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo. Alla fine del mese Venere tramonta quasi 2 ore e 20 minuti dopo il Sole, possiamo quindi ammirarlo agevolmente a Sud-Ovest al crepuscolo serale. Il pianeta rimane nella costellazione della Bilancia fino al 7 ottobre, quando fa il suo ingresso nello Scorpione; il 21 ottobre entra invece nella costellazione dell’Ofiuco.
Visibili, ma solo al telescopio, anche Urano e Nettuno. Urano, prossimo all’opposizione al Sole, è osservabile per gran parte della notte: ad Est al calare dell’oscurità e al culmine a Sud dopo la mezzanotte, nella costellazione dell’Ariete. Nettuno, reduce dall’opposizione del mese scorso, è anch’esso osservabile per gran parte della notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può individuare in direzione Sud-Est. Durante la prima parte della notte il pianeta culmina alla massima altezza a Sud. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimarrà fino al 2022.
Da non perdere alcune spettacolari congiunzioni. Poco dopo il tramonto del Sole del 9 ottobre possiamo ammirare sull’orizzonte a Sud-Ovest la falce di Luna crescente in congiunzione con Venere nella costellazione dello Scorpione, vicino al limite con la Bilancia. Anche in questo mese una della configurazioni più affascinanti della volta celeste vede protagonisti la Luna e i pianeti Giove e Saturno: nella sera del 14 ottobre la Luna poco oltre la fase di Primo Quarto si trova più vicina a Saturno, nella costellazione del Capricorno; nella sera successiva, la Luna “sorpassa” anche Giove, lascia la costellazione del Capricorno, che ospita i due pianeti – Giove e Saturno – e passa nella costellazione dell’Acquario.
Per quanto riguarda le costellazioni, lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo nei successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno il Toro e successivamente i Gemelli. Situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste, è il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato. Da segnalare, inoltre, la corrente meteorica delle Orionidi (con picco il 21/22 ottobre) – la più cospicua di ottobre – la cui osservazione sarà però disturbata dal chiarore lunare. Gli occhi potranno essere puntati anche sulle Tauridi – attive per tutto il mese dalla regione a nord della Balena. Anche se il loro numero più alto si registra a novembre, già nel mese di ottobre questo sciame può raggiungere tassi abbastanza ragguardevoli, come precisa l’esperto Enrico Stomeo dell’UAI.
Crediti foto: Franco Silvestrini