Occhi al cielo per non perdere i fenomeni astronomici di agosto
Cosa ci riserva il cielo di agosto? Come ogni anno, l’attenzione è principalmente rivolta al famoso sciame meteorico delle Perseidi, note a tutti con il nome di stelle cadenti di San Lorenzo. Va detto che quest’anno lo spettacolo delle Perseidi – con picco nella notte tra il 12 e 13 agosto – sarà disturbato dal chiarore lunare, ma non bisogna disperare. Sarà infatti possibile vedere senz’altro gli eventi più luminosi, come indicato nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per l’osservazione astronomica a disposizione di tutti gli appassionati di astri, curata dalla Commissione Divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani (link). Il maggior numero di Perseidi dovrebbe essere osservabile dopo la mezzanotte, nelle ore prima dell’alba del 13 agosto, come precisano gli esperti.
Anche i pianeti ci terranno con il naso all’insù e con il fiato sospeso. Il protagonista dei cieli della sera è l’affascinante pianeta con gli anelli, Saturno, che raggiungerà l’opposizione al Sole il 14 agosto. Come di consueto in queste circostanze, potremo osservarlo per l’intera notte: a sud-est la sera, a sud nelle ore centrali della notte, a sud-ovest prima dell’alba. Con il mese di agosto anche Giove torna finalmente a essere osservabile in orari accessibili: potremo individuare il gigante gassoso sull’orizzonte in direzione est prima della mezzanotte e poi seguirlo sempre più alto in cielo fino a vederlo culminare a sud nelle ore che precedono l’alba.
Gli occhi potranno essere puntati anche su Mercurio, visibile poco dopo il tramonto del Sole, basso sull’orizzonte occidentale; su Marte, osservabile dopo la mezzanotte sull’orizzonte occidentale e poi a sud-est nel cielo già chiaro alla luce dell’alba; e su Venere, visibile al mattino presto, sempre più basso sull’orizzonte orientale. Osservabili, ma solo all’oculare del telescopio, anche Urano per tutta la seconda parte della notte – ancora nella costellazione dell’Ariete – e Nettuno, a sud-est dopo il tramonto, a sud poco dopo la mezzanotte e a sud-ovest al termine della notte.
A sovrastare il cielo dell’estate è il ben noto “triangolo estivo”, alto sopra le nostre teste, formato da tre stelle particolarmente brillanti: Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente. Come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), nelle prime ore della sera c’è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a sud – est troviamo invece il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l’ausilio di una carta del cielo. A nord-ovest splende la brillante stella Arturo, della costellazione del Bootes dall’inconfondibile forma ad aquilone.
Anche le comete offriranno uno spettacolo da non perdere. La cometa C/2017 K2 PANSTARRS – come afferma l’esperto dell’UAI Adriano Valvasori – sarà visibile per tutta la notte. Nell’arco del mese di agosto si troverà nella costellazione dell’Ophiuco per poi passare nella costellazione dello Scorpione. Nella costellazione di Ercole sarà invece visibile per tutto il mese – con piccoli strumenti – la cometa C/2022 E3 ZTF, che nell’ultimo mese ha mostrato un incremento di luminosità e una bella coda. L’esperto dell’UAI Paolo Bacci consiglia infine l’osservazione dell’asteroide (4) Vesta. Scoperto il 29 marzo 1807 dall’astronomo tedesco Heinrich Wilhelm Olbers dall’osservatorio privato della sua casa a Brema, in Germania, l’asteroide è stato raggiunto nel mese di luglio del 2011 dalla sonda della NASA DAWN che per circa un anno l’ha studiato. In questo mese l’asteroide (4) Vesta sarà visibile nella costellazione dell’Acquario con un binocolo e fotografabile con una semplice reflex.
Crediti foto: Franco Silvestrini