Parte il progetto “Astro Young! La scienza inclusiva a misura di giovane”
Tutto pronto per il progetto Astro Young che porterà tra i più giovani la scienza e la passione per gli astri. Nelle aule scolastiche e poi all’interno degli osservatori astronomici e dei planetari, studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado del Lazio selezionate potranno dapprima imparare i trucchi del “mestiere” dell’astrofilo e poi indossare i panni del ricercatore e del divulgatore scientifico, organizzando attività anche in chiave inclusiva. Il progetto, innovativo nel suo genere, è organizzato dall’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA), capofila, dall’Associazione Pontina di Astronomia (APA) e dall’Associazione Romana Astrofili (ARA) – tutte attive nel campo della promozione e diffusione della cultura scientifica – con il contributo economico della Regione Lazio. Il progetto “Astro Young! – la scienza inclusiva a misura di giovane” è infatti finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico Comunità solidali 2020 con determina della Regione Lazio n. G14761 del 29/11/2021, con lo scopo di diffondere tra i giovani la cultura scientifica ed è basato sul loro coinvolgimento attivo ed inclusivo attraverso l’astronomia.
Con il progetto Astro Young i più giovani da fruitori del sapere scientifico diventano abili divulgatori ed esploratori della scienza, nonché protagonisti del processo di costruzione delle conoscenze. “Gli obiettivi principali del progetto Astro Young, erogato nel circuito PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), sono la promozione della partecipazione e del protagonismo dei minori e dei giovani e il sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti, mediante la diffusione della cultura scientifica, principalmente astronomica”, spiega Federico Badoni, socio astrofilo ATA e referente del progetto. “L’obiettivo finale del progetto è la creazione di gruppi astrofili giovanili all’interno degli Istituti scolastici in grado di lavorare in maniera autonoma”.
Il primo step è il corso di formazione per docenti, tutor e operatori coinvolti nel progetto. Il corso, che dà ufficialmente il via al progetto Astro Young, si svolgerà il 14 e 15 ottobre 2022 presso l’Osservatorio astronomico di Frasso Sabino (RI) gestito dall’Associazione Romana Astrofili. Articolato in lezioni online e frontali, il corso mira a illustrare ai partecipanti tutte le fasi del progetto e a fornire conoscenze avanzate e strumenti per realizzare le attività previste. Il corso, pubblicato sulla piattaforma del MIUR e valido per l’aggiornamento professionale dei docenti, sarà a cura di personale altamente qualificato.
Si passerà poi alla fase più operativa. Il progetto Astro Young coinvolgerà le province di Roma, Latina e Rieti, coincidenti con le aree di pertinenza delle associazioni astrofile aderenti al partenariato. Ogni Associazione si rivolgerà a un gruppo di scuole secondarie di secondo grado, alle quali offrirà due distinti percorsi dedicati alla divulgazione e alla ricerca scientifica, articolati in attività teoriche e pratiche da svolgere a scuola, presso gli Osservatori astronomici e nei Planetari gestiti dalle associazioni partner del progetto: Osservatorio e Planetario “V. Cesarini” a Frasso Sabino (RI), Parco astronomico “Livio Gratton” a Rocca di Papa (RM) e Osservatorio astronomico APA presso Fattoria Prato di Coppola a Latina.
In particolare, gli studenti e le studentesse, dopo un ciclo di lezioni teoriche sui banchi di scuola, potranno toccare con mano gli strumenti di osservazione astronomica per raccogliere dati da analizzare con appositi software – se sceglieranno di seguire il percorso “ricerca” – oppure saranno alle prese con l’organizzazione di una conferenza scientifica o di un percorso espositivo indirizzato alle persone con disabilità motoria e sensoriale – se iscritti al modulo “divulgazione”. A chiudere il percorso formativo sarà uno speciale Star Party, sempre a cura dei più giovani: “al termine del progetto, i gruppi astrofili giovanili organizzeranno, con il supporto logistico delle associazioni partner, un campo astronomico presso una location di montagna con basso livello di inquinamento luminoso per condividere in gruppo le esperienze e i risultati raggiunti”, conclude Badoni.