Ecco gli oggetti celesti su cui puntare gli occhi ad aprile

Crediti foto: Franco Silvestrini

Cosa ci riserva il cielo di aprile? Come spiegano gli esperti della Commissione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per l’osservazione astronomica (link), aprile è il mese migliore dell’anno in corso per osservare Mercurio in orario serale. Il pianeta risulta facilmente individuabile sull’orizzonte occidentale al calare della sera. I giorni migliori per ammirarlo sono l’11 e il 12 aprile, come precisano gli esperti. Ad aprile cresce anche l’intervallo di osservabilità di Venere, l’astro più luminoso della sera. Nella seconda parte del mese vedremo tramontare il pianeta oltre 3 ore e mezza dopo il Sole. Fino al 6 marzo Venere si trova nella costellazione dell’Ariete, dal giorno 7 inizia la propria permanenza all’interno della costellazione del Toro.

Ben visibile nel corso della prima parte della notte, anche Marte, più alto in cielo rispetto a Venere. Il pianeta rosso rimane per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli, dove formerà un suggestivo triangolo con le due stelle più brillanti, Castore e Polluce. Nei cieli del mattino splendono invece Saturno e Nettuno, bassi sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba.

Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo.
Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l’Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a sud-ovest di Sirio – nella costellazione del Cane Maggiore – corrisponde il sorgere a nord-est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes. Nel cielo meridionale vedremo invece in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.

Per quanto riguarda le meteore, nel mese di aprile sono attivi solamente sciami minori poco consistenti. Come spiega l’esperto Enrico Stomeo della Sezione di Ricerca “Meteore” dell’UAI, dopo la prima decade ci sarà la possibilità di osservare favorevolmente le alfa Virginidi (con picco l’ 11 aprile), le gamma Virginidi (con picco il 14 aprile) e le sigma Virginidi (con picco il 18 aprile). Dopo la metà del mese ci sarà una buona opportunità di controllare il comportamento delle Ursidi (con picco il 19 aprile). Da non dimenticare a fine mese le alfa Bootidi (con picco il 27 aprile), osservabili senza disturbo lunare nella seconda parte della notte.

L’esperto dell’UAI Paolo Bacci propone invece a tutti gli appassionati e ai curiosi del cielo l’osservazione di due asteroidi: (7) Iris – un grosso asteroide della fascia principale con un diametro di 225 km, alla portata di un binocolo o un piccolo telescopio, nella costellazione della Libra – e (17) Thetis, visibile nella costellazione della Vergine con un piccolo telescopio.

CREDITI FOTO: Franco Silvestrini

⇒Per tutti i dettagli sul cielo di aprile consultare la Rubrica “Cielo del mese” UAI: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Aprile_2023

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