Cielo di maggio, tutti gli eventi astronomici da non perdere
Cosa ci riserva il cielo del mese di maggio? Tantissimi eventi astronomici degni di attenzione, a cominciare dalla Superluna, che torna a fare capolino nel cielo a fine mese. Dopo averci regalato l’emozione di osservarla e fotografarla ad aprile, il 26 maggio la Luna si mostra di nuovo in tutto il suo splendore e con dimensioni apparenti più grandi. Ricordiamo che il termine “Superluna”- termine scientifico non ufficiale – è usato per indicare il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra. A maggio – come ci spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” – il perigeo viene raggiunto prima della fase di Luna piena: la minima distanza Terra -Luna viene raggiunta nel corso della seconda parte della notte tra il 25 e il 26 maggio, mentre la fase di Luna Piena si verifica nelle ore diurne del 26 maggio, in orari in cui la Luna non è visibile. Per le osservazioni e per le riprese fotografiche dobbiamo quindi attendere le ore serali, poco dopo il tramonto del Sole.
Anche i pianeti offrono nel mese di maggio uno spettacolo unico. Mercurio, generalmente difficile da osservare a causa della sua vicinanza al Sole, raggiunge la migliore visibilità serale per l’anno in corso il 15 maggio, quando tramonta un’ora e 58 minuti dopo il Sole, come riferiscono gli esperti dell’UAI. Abbiamo, quindi, un buon intervallo di tempo per individuarlo al crepuscolo sull’orizzonte occidentale, prima da solo e poi insieme a Venere, che si avvicinerà sempre più a Mercurio fino alle sere del 28 e 29 maggio, quando i due pianeti si troveranno molto vicini, nella costellazione del Toro. Marte perde, invece, il ruolo di astro protagonista del cielo serale, ma mantiene comunque delle condizioni di osservabilità buone nel corso delle prime ore della notte: possiamo individuare il pianeta rosso facilmente, più in alto sull’orizzonte occidentale rispetto a Venere. Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione dei Gemelli.
Mentre i pianeti a noi più vicini, Marte e Venere, dominano il cielo serale, la coppia dei pianeti giganti, Giove e Saturno, è sempre più protagonista dei cieli del mattino, come aggiungono gli esperti. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Giove è l’astro più luminoso nel cielo a sud-est e si sposta lentamente con moto diretto nella costellazione dell’Acquario. Saturno, il pianeta con gli anelli, sorge poco meno di un’ora prima di Giove ed è facilmente osservabile sull’orizzonte a sud-est, al centro della costellazione del Capricorno. A fine mese Saturno sarà in congiunzione con la Luna: nel corso delle ultime ore della notte prima del sorgere del Sole del 31 maggio la Luna calante sorgerà insieme a Saturno, seguita da Giove.
Per quanto riguarda le costellazioni, quelle del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio, alte nel cielo, in direzione sud. Come sottolineano gli esperti dell’UAI, non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l’unica stella di notevole luminosità della Vergine. Le stelle più brillanti le troviamo più a nord-est: Arturo, nel Bootes, la costellazione del “pastore guardiano” delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Anche le meteore impreziosiranno il cielo nella prima parte del mese. Favorevoli all’osservazione le eta Liridi, che in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e che potrebbero prima o poi produrre un exploit di meteore, e le diffuse e lente Ofiuchidi. Nel mese di maggio risultano, inoltre, visibili per tutta la notte la cometa C/2017 K2 PANSTARRS, nella costellazione della Lyra, e la cometa C/2021 A1 Leonard, nella costellazione dell’Orsa maggiore. Tra gli oggetti celesti da non perdere, l’asteroide (3) Juno, tra gli asteroidi più grandi della fascia principale con un diametro di 233.92 km. Nel corso del mese di maggio possiamo osservarlo nella costellazione dell’Ofiuco, come ci spiega l’esperto Paolo Bacci dell’UAI.
Alzando gli occhi al cielo potrebbe, infine, capitare di osservare le processioni di satelliti Starlink, che tanto preoccupano gli astrofili. Sono generalmente osservabili a occhio nudo o, nella maggior parte dei casi, col binocolo in determinati momenti della notte. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonché le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” di questi satelliti.
Crediti foto: Franco Silvestrini