Cari soci, amici e simpatizzanti,
ci avviamo verso l’anno che segnerà per la nostra Associazione il trentesimo anniversario e ci arriviamo decisamente in piena salute e prospettive, se possibile, ancora migliori.
Tutti gli “indicatori” lo dimostrano: il gradimento di scuole e studenti, che sempre più numerosi chiedono il nostro supporto, il successo di seguito delle attività divulgative, l’attivismo dei Gruppi di Interesse rivolti ai soci e di conseguenza le stesse adesioni. Mai come in quest’ultimo anno il calendario sociale è stato denso e partecipato e di conseguenza l’impatto sociale è sempre più rilevante, a fronte di una spesa economica complessiva decisamente modesta…
Di fronte a questa rosea situazione “locale” è quindi deludente apprendere, come emerso da un recente e referenziato studio dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che ben un terzo degli italiani risulterebbero, alla prova dei fatti, degli “analfabeti funzionali”, ovvero persone in grado di comprendere a malapena testi brevi ed elenchi organizzati (quando le informazioni sono chiaramente indicate) o fare semplici passaggi matematici, come risolvere una proporzione.
Situazione altrettanto drammatica se si guarda al livello di istruzione: siamo ancora fermi al 27% di laureati nella fascia di età 30-34 anni (dei quali a malapena un quarto nelle materie STEM – scientifiche e matematiche, tecniche, ingegneristiche) e ovviamente agli ultimissimi posti se confrontati con gli altri paesi europei (media del 41,6%).
E’ ancora molto, quindi, il lavoro da fare per organizzazioni come la nostra, che hanno come scopo principale proprio la diffusione della cultura scientifica e questo potrebbe indurre ad un certo scoramento… pur tuttavia, c’è anche la buona, anzi ottima notizia: la situazione nella fascia di età dei giovanissimi e giovani (16-34 anni) è nettamente migliore rispetto al totale della popolazione, segno quantomeno di un trend positivo: la classica “luce in fondo al tunnel”.
Questo deve stimolarci ad andare avanti nella nostra azione, ancora più convinti che la scelta di indirizzare moltissimi dei nostri sforzi verso i più giovani sia azzeccata e proficua: il miglior augurio che possiamo farci, anche quest’anno, è quindi di riuscire ad accendere la scintilla della curiosità per il sapere scientifico in ancora più persone, giovani e meno giovani, consapevoli del fatto che persone in grado di adottare e di applicare un pensiero analitico e critico, fanno generalmente scelte migliori, per sè stesse e per tutta la comunità.
Estendo a tutti Voi, anche a nome del Consiglio Direttivo ATA, un sincero augurio di trascorrere un sereno Natale e un 2025 che sia certamente all’insegna dei cieli stellati ma anche di una maggiore diffusione del pensiero scientifico, che consenta a più persone – e a più occhi – di capirli, apprezzarli ed anche preservarli!
Luca Orrù
Presidente Associazione Tuscolana di Astronomia
La foto che accompagna questo messaggio di auguri è la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) ripresa dal Parco degli Acquedotti (Roma) dal socio e membro del GdI Astrofotografia, Simeone Pendolo, che ringraziamo per averne concesso l’uso. Le comete nell’antichità erano considerate segno di cattivo presagio, finché Giotto di Bondone nel 1305 la dipinse nella celebre “Adorazione dei Magi” nella Cappella degli Scrovegni a Padova, probabilmente ispirato dal passaggio della Cometa di Halley nel 1301.
Le comete sono formate da ghiaccio, roccia e molecole complesse come la formaldeide. Non influenzano le nostre vite, anzi! Si ipotizza che abbiano seminato la vita sulla terra. Ogni anno se ne scoprono alcune unità. Nel 2024 abbiamo avuto la fortuna di vedere ad occhio nudo per soli due giorni questo spettacolo celeste.
Il Natale é la festività prossima al solstizio d’inverno, momento dal quale il sole “rinasce” e la luce vince sulle tenebre; questo è il motivo per cui viene festeggiato in molte culture e religioni nel mondo. Rappresenta la speranza che anche nei momenti più bui possa sorgere una nuova luce, offrendo l’opportunità di rinnovarsi, ricominciare e costruire un futuro migliore.