Il cielo di giugno 2021, tra congiunzioni ed eclissi

Crediti foto: Franco Silvestrini

Il mese di giugno si apre con un fenomeno astronomico suggestivo, visibile però solo parzialmente nel nord Italia: l’eclissi anulare di Sole. Giovedì 10 giugno una minuscola porzione del disco solare sarà occultata dalla Luna, come ci spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” (link), strumento a disposizione degli astrofili che vogliono imparare a osservare il cielo. A Milano il fenomeno sarà osservabile dalle 11:35 alle 13:04, mentre a Venezia dalle 11:48 alle 13:05 (orari espressi in ora legale estiva). Per osservare il Sole – sottolineano gli esperti – bisogna adottare le giuste precauzioni e usare sempre binocoli e telescopi dotati di opportuni filtri, per non danneggiare gli occhi.

Anche i pianeti daranno spettacolo a giugno. Venere sarà protagonista delle serate estive alla luce del crepuscolo, fino al calare dell’oscurità. Venere inizia il mese nella costellazione del Toro, ma già dal 3 giugno il pianeta è visibile nei Gemelli, che attraversa per intero fino a raggiungere il Cancro, dove possiamo osservarlo dalla sera del 25 giugno, come spiegano gli esperti dell’UAI. Marte è invece osservabile nel corso delle prime ore della notte, poco più alto in cielo rispetto a Venere, sull’orizzonte in direzione ovest. Il pianeta rosso si trova inizialmente nella costellazione dei Gemelli e dall’8 giugno inizia il percorso nel Cancro. I pianeti giganti Giove e Saturno sono sempre più protagonisti della seconda parte della notte. Possiamo osservare Giove a sud – est nelle ore che precedono l’alba: il pianeta culmina a sud al sorgere del Sole. Saturno sorge quasi un’ora prima di Giove, pertanto verso la fine di giugno potremo individuarlo sull’orizzonte a sud – est già prima della mezzanotte, per poi osservarlo agevolmente per tutta la seconda parte della notte.

Il cielo del mese è interessato da numerose congiunzioni. Il crepuscolo serale del 12 giugno vedrà una ricca concentrazione di astri, con Venere, la sottile falce di Luna crescente e le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce. Nella sera del 13 giugno il falcetto di Luna crescente raggiungerà Marte nella costellazione del Cancro. Nella seconda parte della notte tra il 27 e il 28 giugno si verificherà invece l’incontro tra Luna, Giove e Saturno, tra le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario.

Per quanto riguarda le costellazioni, in tarda serata sarà possibile vedere sull’orizzonte a sud – est la costellazione dello Scorpione, con la brillante stella Antares. Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l’unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario. A ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Allontanandoci dall’eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.

Da non perdere lo sciame meteorico delle Liridi, originato dalla cometa 1915 Mellish e attivo nella seconda metà del mese. Durante la notte del 15/16 giugno le osservazioni saranno favorite dall’assenza del disturbo lunare. L’esperto dell’UAI Adriano Valvasori segnala la cometa C/2020 T2 Palomar, non spettacolare ma tra le comete più facilmente visibili attualmente con piccoli telescopi, con magnitudine di circa 11, che nel mese corrente aumenterà sensibilmente; e la cometa C/2017 K2 PANSTARRS, con magnitudine di circa 13, visibile per tutta la notte per tutto il mese nella costellazione di Ercole. L’esperto Paolo Bacci propone invece l’osservazione di due asteroidi: (63) Ausonia, con diametro di 103 km e periodo orbitale di 3.7 anni, osservabile con piccoli telescopi nella costellazione dello Scorpione e (230) Athamantis con diametro stimato di 111 km, periodo orbitale di 3.68 anni, osservabile nella costellazione della Libra.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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