Osservazione astronomica, ecco gli oggetti celesti su cui puntare gli occhi a luglio
Il cielo di luglio si mostra in tutto il suo splendore. Complici anche le alte temperature estive, che invogliano a trascorrere intere serate all’aperto a scrutare il cielo, si apre un periodo molto favorevole per l’osservazione degli astri a occhio nudo, al telescopio o con un semplice binocolo. Tra i protagonisti del cielo – come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” (link) – spicca sicuramente la superluna del 13 luglio, termine usato per indicare il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, e quindi con dimensioni apparenti più grandi. Il termine è entrato nell’uso comune, ma – come precisano gli esperti dell’UAI – non è un termine scientifico ufficiale.
Anche i pianeti ci terranno con il naso all’insù. Cresce l’attesa per il ritorno nei cieli della sera dei giganti gassosi Giove e Saturno, ora visibili solo nella seconda parte della notte. Il primo a diventare osservabile in orari più comodi sarà Saturno, che negli ultimi giorni di luglio compare già intorno alle ore 22:00 sull’orizzonte orientale. Nelle ore seguenti sarà sempre più alto in cielo e, quindi, ancor più facilmente individuabile. Anche Giove si sta avvicinando al periodo di migliore osservabilità: a fine mese sorgerà già prima della mezzanotte e rimarrà osservabile per tutta la seconda parte della notte nella costellazione della Balena. Al mattino, prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale continuano invece a splendere per tutto il mese Venere e Marte.
A sovrastare il cielo dell’estate sarà il ben noto “triangolo estivo”, alto sopra le nostre teste, formato da tre stelle particolarmente brillanti: Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente. Abbassando lo sguardo sull’orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Come spiegano gli esperti dell’UAI, procedendo da ovest verso est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia, mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares. A sud – est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra galassia. Allontanandoci dall’eclittica, notiamo alta nel cielo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes.
Il mese di luglio è indicato anche per l’osservazione delle meteore dal momento che aumenta il numero degli sciami e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze diventano superiori alle 20 meteore/h, come ci spiega l’esperto dell’UAI Enrico Stomeo. Da non perdere nella seconda parte della notte le Pegasidi, con picco il 10 luglio, giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l’origine, e le Capricornidi, con picco il 12 luglio. Favorevole all’osservazione sarà quest’anno pure la corrente delle Aquilidi, la cui massima attività è prevista il 18 luglio. Nella seconda parte di luglio l’attenzione potrà essere puntata sulle alfa Cignidi (con picco il 20 luglio) e sulla componente meridionale delle delta Aquaridi (picco il 28 luglio), la corrente meteorica più conosciuta di luglio.
Cosa altro ci riserva il cielo? A luglio anche la cometa C/2017 K2 PANSTARRS darà spettacolo. Le sue condizioni di visibilità sono ottimali, come ci spiega l’esperto dell’UAI Adriano Valvasori. La cometa, con magnitudine di circa 9 attualmente, sarà visibile per tutta la notte nella costellazione dell’Ofiuco e il 14 luglio si troverà alla minima distanza dalla Terra. L’esperto dell’UAI Paolo Bacci consiglia infine l’osservazione di due asteroidi: (9) Metis e (192) Nausikaa, visibili nella costellazione del Sagittario anche con piccoli telescopi.
Crediti foto: Franco Silvestrini