Tutte le meraviglie del cielo di settembre

Crediti foto: Franco Silvestrini

Le notti di settembre, caratterizzate da temperature ancora miti che invogliano a stare all’aperto, sono l’occasione perfetta per scrutare il cielo. In questo mese tanti oggetti celesti si mostrano infatti in tutto il loro splendore, come ci spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese”, valida guida per muovere i primi passi nell’osservazione astronomica, a disposizione di tutti i curiosi del cielo (link). Il protagonista indiscusso del cielo è Giove: con l’opposizione del 26 settembre il pianeta gigante raggiunge le condizioni di osservabilità ottimali e risulta visibile a sud-est nelle prime ore della notte e a sud nelle ore centrali. Nel mese di settembre – come sottolineano gli esperti – il gigante gassoso raggiunge anche la massima luminosità per l’anno in corso e la minima distanza dalla Terra.

Anche Saturno, il pianeta più affascinante del Sistema Solare, dà spettacolo nel cielo. Dopo la congiunzione del mese scorso, le condizioni di osservabilità del pianeta con gli anelli sono ancora favorevoli e consentono di ammirarlo per buona parte della notte nella costellazione del Capricorno. A settembre cresce anche l’intervallo di osservabilità di Marte: alla fine del mese il pianeta rosso appare sull’orizzonte orientale già in tarda serata, prima della mezzanotte. Nel corso del mese Marte percorre un tratto della costellazione del Toro. Visibili, ma solo all’oculare del telescopio, anche Urano e Nettuno. Urano è osservabile sull’orizzonte a est nel corso della tarda serata e con il passare dei giorni anticipa sempre più l’orario in cui sorge. Nettuno, che raggiunge l’opposizione al Sole il 16 settembre, è osservabile a est subito dopo il tramonto del Sole, per l’intera durata della notte.

A settembre risultano inoltre ancora visibili alcune delle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell’estate, però – come precisano gli esperti dell’UAI – gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte sono ora spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull’orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall’Ofiuco e da Ercole. Più a nord – ovest tramonta invece la brillante stella Arturo della costellazione del Bootes. Qualche ora più tardi è il turno del Triangolo Estivo, formato da tre stelle particolarmente brillanti: Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente. A spiccare nel cielo è il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato. Partendo da Pegaso, verso nord-est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo è possibile ammirare l’omonima galassia.

Gli occhi potranno essere puntati a settembre anche sulle stelle cadenti. Come afferma Enrico Stomeo della Sezione di Ricerca “Meteore” dell’UAI, per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci sono le più interessanti per chi osserva meteore, poiché da qui si irradia l’attività di numerose correnti minori vicine tra loro. Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva la corrente delle Aurigidi, mentre verso il 5/6/7 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi. Saranno invece purtroppo completamente disturbate dal chiarore lunare le Perseidi di settembre, con picco il 9 settembre, e le alfa Triangulidi, con picco il 12 settembre. Cosa altro ci riserva il cielo? L’esperto dell’UAI Adriano Valvasori consiglia l’osservazione della cometa C/2022 E3 ZTF, visibile per tutto il mese di settembre nella costellazione della Corona Boreale con un piccolo telescopio, mentre l’esperto dell’UAI Paolo Bacci propone l’osservazione dell’asteroide (4) Juno, visibile nella costellazione dell’Acquario con un semplice binocolo.

Crediti foto: Franco Silvestrini

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