Cielo di dicembre, tutti gli eventi da non perdere

Crediti foto: Franco Silvestrini

Il 2020 è stato un anno molto interessante dal punto di vista astronomico, ricco di eventi spettacolari, alcuni attesi, altri meno, come l’indimenticabile passaggio della cometa C/2020 F3 NEOWISE. L’anno si chiude in bellezza, regalandoci altri fenomeni astronomici meritevoli di attenzione, come la grande congiunzione Giove – Saturno del 21 dicembre, chiamata così proprio a testimonianza della sua eccezionalità, come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani nella rubrica online “Il cielo del mese” (link).

Andiamo per gradi. Quest’anno il Solstizio d’inverno cade il 21 dicembre alle ore 10 e 02 minuti TU (ore 11:02 TMEC). Dopo il tramonto del Sole possiamo ancora osservare Marte alto in cielo a sud – est. Visibili nelle prime ore della notte – ma solo al telescopio – anche Urano, che culmina a sud, e Nettuno, in direzione sud – ovest. Venere, invece, all’inizio di dicembre sorge poco meno di 2 ore e mezza prima del Sole, alla fine dell’anno il pianeta appare sull’orizzonte orientale solo un’ora e mezza prima del Sole.

Ma l’evento più atteso è legato al “gran finale” per il lungo periodo di osservabilità serale dei giganti gassosi Giove e Saturno, con la spettacolare, strettissima congiunzione (appena 6′ di distanza apparente) tra i due pianeti, prevista per il giorno 21 dicembre. I due pianeti saranno così vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio. La congiunzione tra i due pianeti giganti del sistema solare è già di per sé un evento raro, che accade ogni 20 anni. Ma una congiunzione così stretta è davvero un evento eccezionale, che non accadeva da quasi 400 anni. L’ultimo evento di questo tipo è accaduto infatti nel lontano 1623. I due pianeti sono molto bassi sull’orizzonte occidentale ed è possibile seguirli solo per circa un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole, per poi vederli tramontare a sud – ovest, tra le ore 17:00 e le ore 19:00. L’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) punterà il proprio telescopio remotizzato  (un riflettore SC da 350 mm di diametro) del Parco Astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa proprio sui pianeti protagonisti della spettacolare congiunzione, in occasione dell’evento online ad accesso gratuito del 21 dicembre alle 17:30. Il pubblico potrà inoltre assistere nella stessa serata a una conferenza divulgativa sulle configurazioni celesti del passato, e in particolare della natività di Gesù, e sulla natura della cosiddetta “Stella di Natale” (link).

Nel corso della prima decade di dicembre possiamo osservare anche gli ultimi transiti dell’anno della Stazione Spaziale Internazionale in un accessibile orario serale.

Per quanto riguarda le costellazioni, nel mese di dicembre le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti – Capricorno, Acquario, Pesci – si avviano al tramonto nel cielo di sud – ovest, sostituite a sud – est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore, dal Toro, dai Gemelli, costellazioni che domineranno il cielo invernale. In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste: Sirio nel Cane Maggiore, Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore e Capella nell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) è possibile individuare la famosa nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.

Lo sciame di meteore più noto del mese è quello delle Geminidi, comparabile, se non superiore, per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quello delle Perseidi di agosto. Quest’anno vedremo le meteore in maggior numero nelle notti tra il 12 e 13 e tra il 13 e 14 dicembre. I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo meno cospicuo con meteore più brillanti. Come riferiscono gli esperti dell’UAI, le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore saranno quest’anno molto favorevoli, dato che non ci sarà alcun disturbo della Luna. Questa sarà un’ulteriore chance di osservazione da non perdere per contribuire allo studio di questo sciame che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che è destinato a cessare del tutto nel giro di un centinaio d’anni. L’Associazione Tuscolana di Astronomia offre a tutti i curiosi e appassionati del cielo un evento online gratuito dedicato alla loro osservazione domenica 13 dicembre alle ore 20:45 (link).
 
Anche le comete offriranno uno spettacolo da non perdere: la cometa C/2020 M3 Atlas attraverserà la costellazione di Orione durante tutto il mese da nord a sud; la cometa 29/P Schwassmann-Wachmann sarà visibile invece per tutta la notte nella costellazione dell’Ariete. Occhi quindi al cielo per lasciarsi incantare dalle sue meraviglie.

Crediti foto : Franco Silvestrini

⇒Gli eventi astronomici che ci attendono nel nuovo anno sono invece riassunti nel calendario ricavato dai dati pubblicati nell’Almanacco 2021 dell’Unione Astrofili Italiani e disponibile al seguente link: https://lnx.ataonweb.it/wp/calendario-eventi-astronomici/

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